ROMA-NAPOLI 86-87(0-1)

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4 ottobre 2009, la panchina di Roberto Donadoni, già traballante, sembrò di colpo rinsaldarsi dopo che all' Olimpico contro la Roma, il " Pocho " Lavezzi al 25° portò in vantaggio gli azzurri, approfittando di un' incertezza del portiere Lobont. La Roma però, con Francesco Totti autore di una doppietta al 37° ed al 63° ribaltò il punteggio vincendo alla fine per 2 -1. E' stata l' ultima fino ad ora delle 28 vittorie conquistate dalla Roma in casa nel " derby del centro -sud ". A fine partita Aurelio De Laurentiis decise che era ora di cambiare, ed al posto del tecnico bergamasco arrivò Walter Mazzarri. Che strani scherzi fa il destino…Ed ora, nella sua probabile ultima recita come allenatore del Napoli, Mazzarri affronterà proprio la sua futura ( ? ) creatura. Diversi sono stati gli incroci di allenatori fra Napoli e Roma. Nel passato d' antan ricordiamo Garbutt e Amadei, in quello più recente troviamo invece i nomi di Ranieri, Bianchi, Boskov, Mazzone e Zeman. La gara che vogliamo rammentare si riallaccia ad uno di questi nomi, ed esattamente a quello del nocchiero del primo storico scudetto targato 1986 -1987 : Ottavio Bianchi, il quale dopo aver vinto un tricolore, una coppa Uefa ed una coppa Italia a mergellina, all' ombra del Cupolone vinse un' altra coppa Italia e sfiorò ( battuto dall' Inter di Trapattoni ) anche la conquista di un' altra Uefa. In quel magnifico campionato tinto di azzurro, il match dell' Olimpico contro i giallo rossi capitò al 7° turno, in un pomeriggio tipico delle ottobrate romane, pieno di sole. La classifica in quel momento era la seguente : Juventus 10, Napoli 9, Roma ed Inter 8 ( la vittoria valeva ancora due punti ). Gli azzurri erano reduci da un imprevisto pareggio casalingo per 2 -2 contro l' Atalanta, che aveva causato numerose polemiche in seguito ad un errore di Claudio Garella. che aveva facilitato il gol del futuro napoletano Incocciati. A fine partita Diego ( che a Roma fu in forse sino all' ultimo per i suoi atavici problemi alla schiena ) dichiarò : " Non voglio più sentire parlare di scudetto a Napoli ; porta sfortuna ! ". Da buon napoletano adottivo, anche Diego era molto attento alla scaramanzia… All' epoca la tessera del tifoso era ancora una utopia, e fra i 60.000 spettatori presenti quel giorno sugli spalti ( 1. 200 milioni di vecchie lire d' incasso ), almeno 15.000 circa erano di fede azzurra ( compreso chi scrive ), che riempivano l' intera curva nord. L' allenatore della Roma era lo svedese Eriksson, profeta della zona che schierò : Tancredi, Gerolin, Baroni. Boniek, Nela ( 46° Oddi ), Righetti. Berggreen ( 71° Agostini ), Giannini, Pruzzo, Desideri e Conti. Gli undici " nostri " erano invece : Garella, Bruscolotti, Ferrara. Bagni, Ferrario ( 51° Volpecina ), Renica. Sola, De Napoli, Giordano, Maradona ( 81° Carnevale ), Romano ( che quel giorno faceva il sio esordio in maglia azzurra ). Arbitro Redini di Pisa. La partita si mantenne molto equilibrata per tutto il primo tempo, con poche palle -gol da entrambe le parti. Fu il Napoli però ad andare più vicino al gol, con una punizione di Diego deviata da Boniek che finì di pochissimo sopra la traversa. Da ricordare anche una grande azione di Bagni, il quale dopo aver superato in slalom ben tre avversari servì la sfera a Maradona, il cui tiro venne bloccato da Tancredi. Da parte romanista l' unico brivido giunse da una conclusione in spaccata di Gerolin terminata alta. Al primo minuto della ripresa arriva il " magic moment". Giordano pesca Diego solo in mezzo all' area, dimenticato dalla difesa giallo rossa. Il " Pibe de oro " prima stoppa, e poi di collo sinistro batte irrimediabilmente il pur bravo Tancredi, facendo esplodere di gioia noi tutti presenti sugli spalti. Una volta in svantaggio la Roma si gettò in avanti, ma soltanto Pruzzo subito dopo andò vicino al gol, ma Garella fu prontissimo a respingere di piede. Grazie anche alla superlativa prova dell' intero centrocampo azzurro, la difesa resse bene l' urto dei padroni di casa, ed anzi fu Carnevale ( che sostituì Dirgo a dieci minuti dalla fine ) a sfiorare il gol servito ancora una volta da Giordano, ma in quella occasione Tancredi non si fece sorprendere. Il punteggio finale fu quindi : Roma 0 – Napoli 1, e con il contemporaneo pareggio fra Juve ed Inter, gli azzuri si ritrovarono in testa alla classifica appaiati alla Juve. Meglio di così non poteva proprio andare…I pareggi fra Roma e Napoli sono stati ( come le vittorie dei capitolini ) 28, compreso l' ultimo emozionante 2 -2 del 28 aprile 2012 ( 41° Marquinho, 49° Zuniga, 67° Cavani, 88° Simplicio ). Viceversa, una magnifica doppietta del " Matador " Cavani ha siglato la nona vittoria assoluta partenopea nella Capitale, il 12 febbraio 2011 ( 0 -2, con reti al 48° su rigore ed all' 83esimo ). Domenica sera la gara assumerà i toni nè più nè meno di un' amichevole di prestigio. E ( ormai è certo ) rappresenterà l' addio del duo Mazzarri – Cavani…

 

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