ALLA RICERCA DELLA TRENTESIMA VITTORIA CASALINGA CONTRO LA ROMA
Claudio Pellegrini è stato un discreto attaccante azzurro nella prima metà degli anni ’80, giocando complessivamente a Napoli per cinque stagioni, dal 1978 al 1984, con l’ intermezzo di una stagione in prestito ad Avellino. Le sue migliori annate sono state quelle datate 1980 -1981 e 1981 -1982, concluse entrambe con un bottino di 11 gol all’ attivo e senza calciare rigori, in una epoca in cui il capocannoniere Pruzzo ne fece rispettivamente 18 e 15, sfruttando però i tiri dal dischetto. Il suo nome cominciò a circolare quando giocava in serie C ad Udine che, con i suoi gol, trascinò alla promozione in serie B nel 1977 -1978. Fu scelto come partner di attacco di Beppe Savoldi, e subito Gianni Di Marzio lo lanciò in prima squadra, già dalla fase eliminatoria della coppa Italia. A sorpresa Di Marzio fu sostituito dopo due partite, da Luis Vinicio, con un bilancio di una vittoria e una sconfitta. L’ incredulità di un così repentino esonero fu subito spazzato via dall’ entusiasmo travolgente seguito dal ritorno di ” O lione . Tutto il pubblico napoletano aveva ancora negli occhi il Napoli all’ ” olandese “, e gli abbonamenti schizzarono alle stelle, tanto da arrivare a quasi 40.000. Chiaramente ( come adesso ma per motivi purtroppo nettamente diversi… ) la gara con la Roma, in programma per il 15 ottobre, che segnava il ” ri -esordio ” di Vinicio, era attesissima alla vigilia, tanto che si precipitarono in 70.000 al San Paolo. Sotto un sole magnifico, agli ordini di Mattei di Macerata, il Napoli scese in campo con : ” Castellini, Bruscolotti, Ferrario. Caporale, Catellani, Pin. Pellegrini, Vinazzani, Savoldi, Valente e Filippi. La Roma, allenata da Gustavo GIagnoni, reduce da una pesante sconfitta interna col Milan, si schierò con : P. Conti, Peccennini, Chinellato. Maggiora, Spinosi, De Nadai. Giovannelli, Di Bartolomei, Pruzzo, De Sisti, Scarnecchia. Marcature rigidamente ad uomo, come voleva la tattica del tempo. Il Napoli, molto veloce, con un gran movimento, cercò per tutto il match il gol con insistenza, assediando spesso e volentieri nella propria area la Roma, spesso incapace di uscire dalla propria metà campo. Di occasioni però, a parte una con Pin nel primo tempo, gli azurri non ne crearono molte, anche per merito della tenace difesa romanista. Al 67° arriva il ” magic moment “. L’ azione parte dal piccolo e strepitoso Filippi ( il migliore quel giorno assieme a Caporale ed al goleador di giornata ), si svolge lungo la fascia destra, attraverso Bruscolotti e Vinazzani. Quest’ ultimo centra dal fondo a rientrare, Pellegrini stacca altissimo di testa, anticipando l’ uscita incerta di Conti, ed infila prepotentemente in rete, facendo esplodere finalmente lo stadio. L’ 1 -0 non cambierà più. Vinicio era tornato da vincitore…
La tradizione parla di 29 vittorie azzurre, 21 pareggi e 17 sconfitte, perlopiù racchiuse dal 1982 in poi. Facciamo 30 e lode ? Speriamo proprio di sì !!!