QUEI BENEDETTI MINUTI FINALI…

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Quella di domenica è stata una partita equilibrata, degna di due squadre che si equivalgono. Le squadre hanno giocato un tempo per uno. Meglio il Palermo nel primo tempo, con gli azzurri che si riscattano nel secondo. Due squadre che prima dell’inizio della partita erano separate da un solo punticino (in favore degli azzurri). Ma il Napoli ci ha creduto di più e quei fatidici “minuti finali” che spesso hanno portato la squadra di Reja a subire delusioni cocenti (vedi la fatidica rimonta di Cagliari o l’ultimo pareggio in terra reggina), stavolta hanno portato finalmente il San Paolo ad esplodere in un autentico urlo liberatorio. Un urlo liberatorio che sa di grande notizia. Con questi tre punti, infatti, il Napoli neopromosso in serie A, lo stesso Napoli che due anni fa giocava sui campi in pozzolana della serie C, tocca la famigerata e tanto attesa quota salvezza con ben sette giornate di anticipo. Scavalca la Lazio in classifica e si porta finalmente sul lato sinistro della classifica, con un proseguio di campionato in cui, a parte il Milan alla penultima di campionato, le grandi sono state tutte affrontate. D’ora in poi tutto quello che verrà sarà tutto di guadagnato.

Con questa vittoria e questi risultati, quello che ora ci aspettiamo è che la squadra si liberi la mente da pensieri e preoccupazioni e inizi a giocare con la voglia di divertirsi, perché è solo con questo spirito che si ottengono belle prestazioni e risultati.

 

Quello contro il Palermo non è stato un bellissimo Napoli. L’assenza a centrocampo di Gargano si è fatta sentire non poco. Senza le sue geometrie, infatti, nel primo tempo si è visto un Napoli abulico e privo di Idee. Ma dopo tutti questi anni alla guida della squadra, Reja ha finalmente imparato a conoscere i suoi giocatori (sia quelli in campo che quelli in panchina) e mai come stavolta i cambi sono stati più azzeccati.L’ingresso di Bogliacino come vertice alto di un rombo a centrocampo ha portato improvvisamente un nuovo gioco alla squadra, con la squadra azzurra che da un certo punto della partita in poi sembrava avere più birra degli avversari.Il Palermo è squadra tosta che dopo gli ormai con commensurabili “cambi di allenatore” fatti da Zamparini, avrebbe firmato carte false pur di ottenere almeno un punto per ritrovare un po’ di tranquillità. Infatti il Palermo, nonostante qualche svarione difensivo, sembrava potesse reggere fino all’ultimo all’arrembaggio azzurro. Ma, si sa, la differenza in campo la fanno anche i fuoriclasse e quelli azzurri si chiamano Lavezzi e Hamsik. Una giocata dei due campioncini azzurri che stendono il Palermo e lo riportano in crisi. Chissà cosa si inventerà Zamparini questa settimana? Tornerà Guidolin? Ormai sembra una soap opera, ma alla fin fine la verità è un'altra: Non ce ne frega niente!

 

Napoli by night sette bellezze. Settima vittoria in altrettante partite giocate di sera al San Paolo. Un pregio e un limite di questa squadra che nei postici serali si esalta mentre invece di giorno non rende come la sera. Quando gli uomini di Reja sanno di avere addosso gli occhi, non solo della città ma di tutta Italia, allora si esaltano. E’ un pregio perché le vittorie di sera sanno sempre di impresa, visto che la sera si giocano sempre le partite di cartello della giornata, un limite perché ciò vuol dire che il Napoli deve crescere ancora mentalmente per affrontare mentalmente  anche le cosiddette “piccole”. E la soluzione è solo una: visto che non si può richiedere alla FIGC di far giocare il campionato sempre e solo in notturna… chiediamo alla squadra di crescere ancora un po’,  e allora si che ci divertiremo!

QUEI BENEDETTI MINUTI FINALI…

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Quella di domenica è stata una partita equilibrata, degna di due squadre che si equivalgono. Le squadre hanno giocato un tempo per uno. Meglio il Palermo nel primo tempo, con gli azzurri che si riscattano nel secondo. Due squadre che prima dell’inizio della partita erano separate da un solo punticino (in favore degli azzurri). Ma il Napoli ci ha creduto di più e quei fatidici “minuti finali” che spesso hanno portato la squadra di Reja a subire delusioni cocenti (vedi la fatidica rimonta di Cagliari o l’ultimo pareggio in terra reggina), stavolta hanno portato finalmente il San Paolo ad esplodere in un autentico urlo liberatorio. Un urlo liberatorio che sa di grande notizia. Con questi tre punti, infatti, il Napoli neopromosso in serie A, lo stesso Napoli che due anni fa giocava sui campi in pozzolana della serie C, tocca la famigerata e tanto attesa quota salvezza con ben sette giornate di anticipo. Scavalca la Lazio in classifica e si porta finalmente sul lato sinistro della classifica, con un proseguio di campionato in cui, a parte il Milan alla penultima di campionato, le grandi sono state tutte affrontate. D’ora in poi tutto quello che verrà sarà tutto di guadagnato.

Con questa vittoria e questi risultati, quello che ora ci aspettiamo è che la squadra si liberi la mente da pensieri e preoccupazioni e inizi a giocare con la voglia di divertirsi, perché è solo con questo spirito che si ottengono belle prestazioni e risultati.Quello contro il Palermo non è stato un bellissimo Napoli. L’assenza a centrocampo di Gargano si è fatta sentire non poco. Senza le sue geometrie, infatti, nel primo tempo si è visto un Napoli abulico e privo di Idee. Ma dopo tutti questi anni alla guida della squadra, Reja ha finalmente imparato a conoscere i suoi giocatori (sia quelli in campo che quelli in panchina) e mai come stavolta i cambi sono stati più azzeccati.L’ingresso di Bogliacino come vertice alto di un rombo a centrocampo ha portato improvvisamente un nuovo gioco alla squadra, con la squadra azzurra che da un certo punto della partita in poi sembrava avere più birra degli avversari. Il Palermo è squadra tosta che dopo gli ormai con commensurabili “cambi di allenatore” fatti da Zamparini, avrebbe firmato carte false pur di ottenere almeno un punto per ritrovare un po’ di tranquillità. Infatti il Palermo, nonostante qualche svarione difensivo, sembrava potesse reggere fino all’ultimo all’arrembaggio azzurro. Ma, si sa, la differenza in campo la fanno anche i fuoriclasse e quelli azzurri si chiamano Lavezzi e Hamsik. Una giocata dei due campioncini azzurri che stendono il Palermo e lo riportano in crisi. Chissà cosa si inventerà Zamparini questa settimana? Tornerà Guidolin? Ormai sembra una soap opera, ma alla fin fine la verità è un'altra: Non ce ne frega niente!

 

Napoli by night sette bellezze. Settima vittoria in altrettante partite giocate di sera al San Paolo. Un pregio e un limite di questa squadra che nei postici serali si esalta mentre invece di giorno non rende come la sera. Quando gli uomini di Reja sanno di avere addosso gli occhi, non solo della città ma di tutta Italia, allora si esaltano. E’ un pregio perché le vittorie di sera sanno sempre di impresa, visto che la sera si giocano sempre le partite di cartello della giornata, un limite perché ciò vuol dire che il Napoli deve crescere ancora mentalmente per affrontare mentalmente  anche le cosiddette “piccole”. E la soluzione è solo una: visto che non si può richiedere alla FIGC di far giocare il campionato sempre e solo in notturna… chiediamo alla squadra di crescere ancora un po’,  e allora si che ci divertiremo!

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