QUANT’E’ LONTANA LA GARA CON IL TREVISO…

Napoli, stadio "San Paolo", da qui riparte la corsa verso la promozione. Deve ripartire da qui, dopo una settimana fatta di critiche, tensioni e misteri. La squadra partenopea arriva da due trasferte non brillanti collezionando solo un punto e tanti interrogativi nel gioco.Reja ripropone Bogliacino in mediana con Amodio in panchina, supportato da Dalla Bona e Montervino; in difesa confermata la coppia centrale Cannavaro – Giubilato che non ha demeritato ad Arezzo, vista l'assenza di Domizzi bloccato ancora da una tonsillite. In mattinata si ferma anche De Zerbi, condizionato per tutta la settimana da noie muscolari e sostituito da Capparella; dal canto suo, il tecnico della Triestina Andrea Agostinelli propone il tandem d'attacco Graffiedi – Eliakwu che fin qui ha fatto abbastanza bene.

Al pronti via, il Napoli sembra voler subito far capire le proprie intenzioni portando la gara sul binario a proprio favore; Calaiò è ancora una volta ispiratissimo, svariando interminabilmente da destra a sinistra mettendo apprensione e costringendo molto spesso al fallo. Il gol si presenta dopo venticinque minuti; cross di Savini verso il centro per l'accorrente Bucchi che prova al volo con un tiro strozzato, il portiere ospite, Rossi, fa capire che Generoso non è solo il nome, e si lascia scappare il pallone dalle mani, Calaiò recupera palla per scaricarlo nuovamente nel mezzo dove l'ex modenese fa centro a porta vuota. Uno a zero, tutto sembra procedere da copione con il Napoli a gestire il vantaggio e la Triestina in difficoltà nell'impostare il gioco, grazie anche alla buona prova della difesa spegnendo fin da subito la veloce pericolosità del nigeriano.

Tutto sembra quadrare anche in mediana con Bogliacino presente in cabina di regia, visibilmente diverso dall'opaca prova d'esordio con il Treviso; Calaiò cerca la gioia personale, incornando di testa un pallone scodellato al centro da una punizione di Capparella, ma la palla esce non di molto. Primo tempo si chiude così, con un Napoli concentrato e una Triestina tenuta a bada con molta arguzia, ma la ripresa non sarà così.Fin da subito si capisce che il Napoli perde di brillantezza, soprattutto nel mezzo; Bogliacino cala notevolmente lasciando spesso un buco nel mezzo, Montervino sembra timoroso nella costruzione del gioco o nelle sgroppate sulla fascia, in verità il capitano oggi non era in grande spolvero, perde palloni a ripetizione sbagliando anche stop di palla abbastanza semplici; Bucchi e Calaiò sembrano abbandonati al loro destino. In queste condizioni la Triestina cresce, in vista si mette subito Piovaccari, appena entrato al posto del compagno nigeriano Eliakwu, divorandosi tre occasioni davanti a Iezzo.Reja prova a riportare la gara nel giusto verso provando a cambiare qualcosa; ecco spuntare Garics al posto di Savini che soffriva maledettamente le incursioni di Marchesini nella sua zona, diventando improvvisamente Garrincha saltando a ripetizione avversari su avversari, naturalmente il giovane austriaco opera sulla destra con Grava spostatosi a sinistra.

Poco dopo entra anche Trotta per Capparella, scomparso nella ripresa, per un più equilibrato 4-4-2 con il nuovo entrato a sinistra, Montervino a destra e Bogliacino nel mezzo con Dalla Bona, ma la musica non cambia affatto e a cinque minuti dalla fine, la Triestina giunge meritatamente al pareggio. Punizione di Allegretti scodellata nel mezzo, un rimpallo serve Ruopolo che di testa gira verso il greco Kyriazis che, in sospetta posizione di fuorigioco, insacca da pochi passi per il pareggio. Entra anche Amodio, ma forse un po’ in ritardo e il Napoli ricomincia con il suo tran tran di lanci dalla difesa a scavalcare il centrocampo per la torre di Bucchi, ma serve a ben poco.Nei quattro minuti finali il Napoli va in assedio, alla disperata ricerca del nuovo vantaggio e proprio all'ultimo secondo, il portiere bianco – rosso si supera sul colpo di testa di Cannavaro lanciato da Amodio. Finisce così, sul pari, come quattro giorni fa; adesso si riapriranno i processi a modulo e sostituzione in vista della gara di La Spezia, sperando che la prima cosa che cambi, e forse la più importante, è la mentalità di una squadra che dopo i risultati in Coppa Italia e la gara con il Treviso, si è sentita un gigante imbattibile, senza rendersi conto che quei risultati hanno solo nascosto i problemi veri di questa squadra.Naturalmente si è ancora all'inizio di stagione, speriamo che sia la fine però, di un periodo fin troppo cupo. 

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