PARMA – NAPOLI: LA PROVINCIALE…INSEGNA!
Gioco, partita, incontro. Certe volte si dice così, ma in questi casi si potrebbe aggiungere onore, orgoglio e dignità. La Juventus è affondata nelle acque partenopee, colata a picco sotto ogni punto di vista. Battuta e umiliata in lungo e in largo. Disintegrata nel gioco, strapazzata nel risultata e violata, quasi stuprata, nell'onore. Eppure, invece di nascondersi nella nebbia piemontese che anticipa il grigiore quotidiano, qualcuno riesce addirittura a fare peggio parlando a sproposito confermando l'idea che un po' tutti già avevano. "Meglio tacere e passare stupido che parlare e dissipare ogni dubbio" recitava una massima di Abraham Lincoln, ma non tutti seguono tale consiglio blaterando a vanvera finendo non solo per dissipare ogni dubbio ma creando persino il dubbio che forse, quell'etichetta, è stata data in modo fin troppo leggero.Parliamoci chiaro, senza fronzoli e senza nascondersi dietro un dito, il Napoli ha letteralmente capovolto quella differenza di 20 punti in classifica affondando la tanta decantata corazzata in poco tempo e senza la possibilità di appello. Già, perchè la stratosferica Juventus ci ha lasciato le penne e forse anche un po' di quell'illusione creata ad inizio stagione perchè allora, qualche dirigente, parlò di una squadra talmente forte a tal punto da poter competere con Real Madrid e Barça per potere puntare dritto alla Champions fino a crollare nel momento in cui sono emerse…cose turche.
Alla fine, cosa resta di quelle parole? Un bel niente. Un pianto e un illusione. Niente di più. Almeno la provinciale può esultare mentre la finta internazionale si lecca le ferite fino al prossimo bla bla bla. Lì si che si è campioni d'ignoranza!
Parma. Roberto Donadoni cambia pelle per fronteggiare le numerose assenza. Il 3-5-2 va in soffitta per far spazio ad un 4-3-3 di grande copertura con il contropiede alla mano e una repentina metamorfosi modulare in fase difensiva. La difesa, infatti, sorreggerà poco la fase offensiva con il solo Molinaro pronto a sganciarsi in fase di spianta; il centrocampo a 3 diventerà a 5 in fase di ripiego con i due esterni pronti ad accorciare per creare densità in copertura; la linea mediana, inoltre, vede un regista e due interni di movimento mentre l'attacco sarà sorretto dal solo Palladino vista l'indisponibilità di Cassano e Amauri. Occhio ai calci da fermo data la buona predisposizione sulle palle alte, ma il Parma spesso potrebbe lasciare spazi al'avversario in fase centrale
Formazione (4-3-3) Mirante (83); Cassani (2), Paletta (29), Felipe (19), Molinaro (3); Acquah (30), Parolo (16), Marchionni (32); Schelotto (32), Palladino (17), Biabiany (7)All. Roberto Donadoni
Indipsoinibili. Vergara, Pozzi; Lucarelli e Amauri (squalificati)
Ballottaggi. Nessuno
Napoli. Rafa Benitez non cade nel tranello e rispedisce al mittente le polemiche. Il risultato e il gioco parlano per lo spagnolo che può concentrarsi sulla sfida di Parma. Confermato il 4-2-3-1 di possesso palla e ripartenza veloce grazie anche a qualche novità consolidata nelle ultime uscite. Henrique sarà confermato sulla destra mentre Mertens potrebbe partire titolare al posto di Insigne; Higuain terminale offensivo mentre in mediana Inler e Jorginho manterranno la leadership. Punto forte sarà la velocità del palleggio vista la netta differenza di qualità tra le due squadre.
Formazione (4-2-3-1) Reina (25); Henrique (4), R. Albiol (33), Fernandez (21), Ghoulam (31); Jorginho (8), Inler (88); Callejon (7), Hamsik (17), Mertens (14); Higuain (9)All. Rafa Benitez
Indisponibili. Rafael, Maggio, Zuniga
Ballottaggio. Mertens 70% – Insigne 30%