PARMA – NAPOLI: EUROPA DREAM

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Intreccio storico. Questo è Parma – Napoli. Una sfida che ripercorre le tappe fondamentali di due club riversati tra amore e odio, gioie e dolori. Parma e Napoli si ritrovano, ancora una volta, faccia a faccia con un obiettivo ben preciso da perseverare. Erano gl’anni 90 quando il Napoli post Maradona allacciava i primi contatti con il club gialloblù che, intanto, si affacciava ambiziosamente nel panorama di categoria massima; progettando l’Europa, il legame portò Zola Gianfranco, Crippa Massimo, Matrecano Salvatore a lasciare il Vesuvio per qualche tortellino sicuro in un piatto. Nel tempo, il legame divenne sempre più aspro quando il Parma strappò per pochi spiccioli i fratelli Cannavaro e qualche altro giovani partenopeo in fiore per ripagare con uomini come Reynald Pedros. Una sorta di affronto conclusosi alle soglie del 2000. Un Parma già affermato nel grande panorama affossò il Napoli in serie B nel 1998 per poi ripetersi, senza un briciolo di sportività e onore, all’alba del nuovo millennio lasciando il bottino al modestissimo Hellas Verona. Storia che cambia, radicalmente, e mentre il Napoli di De Laurentiis risale pian piano, il Parma perde i pezzi di giorno in giorno. Il sapore della vendetta si dissolve in un “parmigiano amaro” due stagioni fa quando un Napoli già salvo e senza pretese, sbancò il Tardini affossando il club di Ghirardi. Storie che si ripetono perché ancora una volta la posta in palio c’è: sogni e speranze, vendette e fantasie, in 90 minuti pieni di ricordi. Questa è Parma – Napoli

Parma. Francesco Guidolin vive il rompicapo del momento; se i risultati danno serenità e un briciolo di brio, la situazione infortunati non è certo analoga: Galloppa squalificato, Mariga e Paloschi bloccati da guai fisici, Bojinov e Amoruso non sono al meglio. Confermato il 5-3-2 di sempre anche se con qualche variante: il Parma manterrà la filosofia contropiedista cercando soprattutto le fasce; il centrocampo sarà bilanciato a protezione della difesa puntando su corsa e tecnica; l’attacco è piuttosto muscolare lasciando a desiderare in rapidità. Occhio al reparto difensivo bucato spesso e volentieri per vie centrali.Indisponibili. Galloppa (squalificato), Mariga, Pisanu, Paloschi

Formazione (5-3-2) Mirante (83); Zaccardo (5), Panucci (2), Lucarelli (6), Della Fiore (15), Castellini (7); Dzemaili (10), Morrone (4), Lunardini (8); Amoruso (23), Bojinov (86)     Panchina: Pavarini; Zenoni, Paci, Cordova, Biabiany, Budel, Lanzafame   All. Francesco Guidolin

Ballottaggi: Amoruso 70% – Lanzafame 30%

Napoli. Gli azzurri godono di salute discreta anche se la pressione spinge Mazzarri a non dormire sogni tranquillissimi. Rientra Aronica dalla squalifica e Cigarini dovrebbe recuperare dopo il leggere attacco influenzale, restano da valutare le condizioni di Lavezzi bloccato da noie muscolari. Ma alla fine non verrà rischiato. Quindi ballottaggio tra Denis e Pià Solito 3-4-2-1 basato sulla velocità e sul possesso di palla. Molto passerà per la buona stella delle punte che con la loro rapidità potrebbero causare non pochi problemi; importante sarà Gargano costretto a tenere al meglio il centrocampo per non lasciar libertà di ragione a Dzemaili; occhio alla fascia destra dove spesso Maggio potrebbe trovarsi a ripiegare per tenere a bada Paolo Castellini.Indisponibili. Rinaudo (squalificato)

Formazione (3-4-2-1) De Sanctis (26); Campagnaro (14), Cannavaro (28), Contini (96); Maggio (11), Gargano (23), Cigarini (21), Aronica (6); Denis (19), Quagliarella (27)     Panchina: Iezzo; Grava, Zuniga, Pazienza, Datolo, PIà, Bogliacino   All. Walter Mazzarri

Ballottaggi: Cigarini 65% – Pazienza 35%;  Denis 70%- Pià 30% 

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