Pari d’oro e di cattiveria: ora il Napoli spera…

È la notte delle stelle: al San Paolo, finalmente, si torna a respirare un’aria spettacolare all’interno di una cornice di pubblico che torna ad essere bollente a distanza di tanti mesi. Dopo la clamorosa sconfitta del Liverpool al Marakana di Belgrado, Napoli e PSG hanno la ghiottissima chance di ipotecare la qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. Una partita che alla fine si rivela più equilibrata del previsto, con un tempo per parto: il primo ai parigini ed il secondo agli azzurri. Gli uomini di Ancelotti hanno il minus di essere entrati in campo con una determinazione non del tutto elevata, preferendo non osare al cospetto di un avversario che aveva l’obbligo di vincere per avere il destino nelle proprie mani. Tuchel, a differenza della gara d’andata, propone un 3-4-3 che garantisce più equilibrio in mezzo al campo e cercando di creare un pizzico di imprevedibilità in più in attacco giocando senza una vera prima punta. Gli ospiti mantengono il pallino del gioco, a tratti fermano per poi tentare di colpire con le fiammate dei vari Neymar, Mbappé e Di Maria. Il Napoli al contrario si rivela maggiormente attendista e prova a pungere in occasione di qualche calcio piazzato, con Mertens che non riesce ad inquadrare la porta ed in seguito con Insigne che cerca di beffare Buffon con una mezza girata volante terminata al lato. Ci si aspetta solo il duplice fischio, ma gli azzurri non fanno i conti con un indemoniato Neymar, questa sera al servizio dei propri compagni, che va via sulla sinistra, serve Mbappé che a sua volta vede l’inserimento dalle retrovie di Bernat, il quale sotto porta trafigge Ospina. Così come nel match del Parco dei Principi i partenopei si fanno beffare negli istanti finali, ma stavolta hanno la chance di riscattarsi e di fatto nella ripresa rientrano sul terreno di gioco  con una cattiveria smisurata, producendo innumerevoli palle gol che vengono salvate provvidenzialmente da un Buffon, ancora in stato di grazia.  La palla non vuole proprio entrare, aumenta qualche rammarico ma successivamente arriva l’episodio che non ti aspetti: un regalo clamoroso della retroguardia ospite costringe l’estremo difensore del Paris a commettere un’irregolarità in area ai danni di Callejon. Dal dischetto non poteva non presentarsi l’uomo della stagione, Lorenzo Insigne, che è glaciale dinanzi a Buffon. Da questo momento in poi la partita è più volte spezzettata ed il Napoli preferisce non scoprirsi. Il Paris non riesce a pungere neanche con l’ingresso in campo del Matador che viene arginato impeccabilmente dal duo Albiol-Koulibaly. Si va avanti fino al 94’senza particolari patemi: è un pari che vale oro dal momento che consente agli azzurri di raggiungere il Liverpool al primo posto. Un pari di cuore, di coraggio e di cattiveria. Nel prossimo match di Champions al San Paolo arriverà una Stella Rossa indemoniata che vorrà quantomeno cercare di accedere ai sedicesimi di Europa League. Vincere è la parola d’obbligo, con qualche radiolina sintonizzata al Parco dei Principi, lí dove basterà un pari per garantire il pass per gli ottavi al Napoli. Vincere e sperare, sarà durissima fino alla fine ma la banda di Ancelotti ha voglia di combattere!  

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