OMAR EL KADDOURI, SULLE ORME DI HAMSIK
Quella col Brescia è sempre stata una sinergia niente male, a volte proficua oltre ogni rosea aspettativa altre volte un po’ meno, ma resta il fatto che pescare dalle rondinelle per il Napoli non è mai un salto nel vuoto. Fu così per Santacroce e Mannini (nel loro piccolo utilissimi alla causa), è stato così per Marek Hamsik, forse il miglior acquisto dell’era De Laurentiis nel rapporto qualità/prezzo/crescita. Ebbene, ora si può sperare che l’ultimo acquisto azzurro possa strappare a Marek questo speciale record. Anche perché la cifra pagata per ora è ancora più bassa: due milioni per la comproprietà, prezzo stracciato per uno dei giovani più promettenti della serie B.
Promettente lo è senz’altro, a Brescia ha dimostrato tutto il suo valore. Ma si è rivelato anche uno con un carattere tutt’altro che facile, come vedremo a breve. Non prima di qualche cenno storico. Di origini marocchine ma nato a Bruxelles il 21 agosto del 1990 (a proposito, augurissimi per il recente compleanno), il fantastico scouting del Brescia lo pesca appena 18enne nell’Anderlecht e lo vincola alla Primavera. Dopo una crescita costante nel 2010 scatta il prestito al Sud Tirol, primo vero banco di prova della carriera. Un successone, con 31 presenze e due reti a soli 20 anni, pur con qualche prevedibile pausa nel corso del campionato. Segno che è pronto a tornare alla casa madre da protagonista, cosa effettivamente accaduta nella scorsa stagione. E che stagione: trentasette presenze, sette reti, condite da prestazioni eccellenti che gli hanno attirato addosso a turno i riflettori di quasi tutte le squadre di serie A. Poi un’estate tormentata, che evidenzia appunti qualche problema di carattere, molto simile a quello del suo attuale mentore Mino Raiola: trattative con mezza Italia e più di un presidente (Ghirardi in testa) a lamentarsi di una presunta mancanza di serietà, figlia forse di un’ambizione sfrenata. C’è da sperare che a Napoli si ravveda e si riveli molto più simile al suo omologo in campo che al procuratore di entrambi.
El Kaddouri, infatti, è stato acquistato praticamente per crescere all’ombra di Hamsik. Le caratteristiche sono simili, anche se il marocchino (che alla fine ha scelto la Nazionale africana) è molto più trequartista del suo nuovo compagno. Paragonato spesso a Zidane anche per il fisico possente nonostante il piede educatissimo, rispetto al francese Omar ha forse una maggiore duttilità, che gli ha consentito di essere impiegato spesso anche a centrocampo. Se trova la giusta continuità (e lima qualche eccesso) può diventare un campionissimo. A Mazzarri il compito di valorizzarlo come si deve e smentire chi gli dice che con i giovani non ci sa fare. Se ci riesce si ritroverà in casa il jolly offensivo che aspettava. Hai detto niente.