NUOVO CINEMA FUORIGROTTA?

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Alzi la mano chi  criticherebbe mai un uomo che sta cercando di riportare in alto il Napoli con tutti i mezzi a propria disposizione. Pochissimi, da contare sul palmo di una mano. Eppure, qualcosa di incoerente si riscontra nelle azioni di Aurelio De Laurentiis. Soprattutto nell’ultimo periodo. Il patron è sempre stato uno dei più accaniti difensori di Reja. Il ventinove marzo rilasciò alcune dichiarazioni secondo le quali esprimeva la sua grande simpatia nei confronti di tecnici in grado di dare equilibrio allo spogliatoio pur restando dietro le quinte: tali complimenti erano indirizzati allo stesso Reja, oltre che a Spalletti e Prandelli. Solo due giorni dopo, al termine della gara contro il Bari, De Laurentiis urla tutta la sua rabbia a Pierpaolo Marino: ”Con questa squadra non andiamo da nessuna parte, devi cambiare l’allenatore.”. Nelle ultime ore l’ultimo capitolo della vicenda. Il futuro di Reja sarebbe correlato all’esito delle trasferte di Bologna e Torino: in caso di fallimento, il tecnico goriziano sarebbe esonerato. Una palese incoerenza: si parte dagli attestati di stima nei confronti delle capacità di gestione del gruppo di Reja alla volontà di mandarlo via dopo il pareggio contro il Bari. Infine, gli si rinnova la fiducia a tempo determinato. 

I voli pindarici non hanno mai recato beneficio a nessuno, Presidente. Bisogna tenere bene a mente, senza mai dimenticarsene, che la realtà attuale del Napoli è il campionato di serie B. Con una promozione ancora tutta da conquistare. Esternazioni quali “Voglio vincere la Champions League” o “Sogno Amantino Mancini della Roma” hanno un effetto esclusivamente nocivo sull’ambiente, da anni oramai affamato di grande calcio. Per non parlare poi dell’intenzione di creare altre squadre del Napoli in continenti lontani come l’America o l’Africa. Tematiche davvero estemporanee, accostabili forse a due o massimo tre squadre al mondo.  Incomprensibile, inoltre, la strigliata negli spogliatoi nei confronti di Emanuele Calaiò, uno tra i più positivi nell’arco di tutta la stagione. E se il Presidente avesse incrociato Bucchi, cosa avrebbe dovuto dirgli?Forse avrebbe potuto proporgli un ruolo da protagonista nel sequel di Ghost: l’ex capocannoniere della B appare davvero adatto per tale parte.Presidente, ricorda le parole di Philippe Noiret in “Nuovo Cinema Paradiso”? Ne siamo certi. “La vita non è come quella dei film. La vita è molto più difficile”. Vede Presidente, il calcio è proprio come la vita. E’ ben lontano dalla finzione cinematografica. Non trasformi la sua avventura nel mondo del calcio in un film, il cui titolo potrebbe essere “Nuovo Cinema Fuorigrotta”. E non siamo certi che il finale risulti lieto ai milioni di tifosi partenopei sparsi per il mondo.  

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