NAPOLI- FIORENTINA 10-1-88 (4-0)

NAPOLI- FIORENTINA 10-1-88 (4-0) src=

Nel campionato del dopo –scudetto, il match con la Fiorentina al S. Paolo, capitò nel momento più difficile dello sfolgorante cammino tenuto sino a quel momento dagli azzurri. Il 3 gennaio 1988 infatti, una squadra imbolsita dalle feste natalizie, era stata sconfitta seccamente a S. Siro dal Milan di Sacchi per 4 –1, all’ inizio della sua travolgente ascesa. In classifica il vantaggio era ancora rassicurante su Gullit e c. ( 3 punti ), ma in settimana, e precisamente nel giorno della Befana, in coppa Italia proprio la Fiorentina era passata a Napoli a sorpresa per 3 –2, nella gara d’ andata valida per gli ottavi di finale ( ma nel ritorno gli azzurri vinsero per 3 –1 qualificandosi ). Naturalmente, come sempre accade nella nostra Città, le due sconfitte crearono subito un diffuso clima di scetticismo e preoccupazione. La gara con i viola quindi, in programma per il 10 gennaio, era attesa con un certa ansia, quasi come se si trattasse dell’ ultima spiaggia, nonostante il primo posto ed un congruo vantaggio in classifica ( ricordiamo che all’ epoca la vittoria valeva due punti ). La Fiorentina, nella quale cominciava a farsi vedere un giovane Roberto Baggio, vivacchiava a metà classifica, guidata in panca da Sven Goran Eriksson, in una stagione per i viola senza infamia e senza lode, benché nelle loro fila, avessero a disposizione pure elementi del calibro di Ramon Diaz ( il grande ex ) e Nicolino Berti. Per i toscani quel pomeriggio napoletano si tramutò ben presto in un brutto sogno da dimenticare al più presto ; il motore del Napoli, temporaneamente inceppatosi nelle due gare precedenti, tornò a girare a pieno regime, a partire dal fischio d’inizio. Infatti, dopo soli tre minuti di gioco, Bruno Giordano inventò una palombella maligna da posizione pressoché impossibile, spazzando di un colpo le nubi che si addensavano sul cielo azzurro prima della gara. Al 33° raddoppiò “ ‘O treno “, al secolo Antonio Careca, riprendendo una corta respinta del portiere ospite Landucci su tiro di Renica. Alla festa ( ovvio ) non poteva mancare Diego, che andò a segno al 35° con una delle sue magiche punizioni. Messo al sicuro il risultato, nella ripresa gli azzurri si concessero all’ accademia, con una Fiorentina ormai “ groggy “ ed incapace di opporsi allo strapotere dell’ avversario. Al 74° mise il sigillo per il gol del definitivo 4 –0 ancora Giordano, che servito al bacio da Diego, di contro balzo dal limite dell’area andò ancora in gol, ricordando ai più che il Napoli era ancora e sempre lui. Poi purtroppo arriverà il fatidico ( e maledetto ) 1° maggio 1988, e con esso la leggenda del Milan di Sacchi…

STATISTICHE

Da dimenticare l’ ultimo Napoli – Fiorentina, che pure l’ anno scorso si giocò di sabato ( ma alle 20.45… ) il 14 marzo 2010. Dopo un primo tempo non esaltante, di testa Lavezzi sbloccò il punteggio al 48° su cross di Maggio. Sullo stesso “ Pocho “ non venne concesso un evidente rigore al 58°, ed al 60° sempre di testa Gilardino riequilibrò il punteggio. La gara sembrava avviata verso il pareggio , quando al minuto 86 su azione di calcio d’ angolo ancora Gilardino andò a rete. In contropiede Jovetic al 94° fissò il risultato sul definitivo ( e beffardo ) 3 –1 per gli ospiti, la quindicesima delle vittorie ottenute a Napoli dai viola. I pareggi sono stati 19 ( l’ ultimo in serie B, 2 –2 nel 2003 –2004 ), 27 i successi del Napoli, l’ ultimo ottenuto in rimonta il 14 settembre 2008 per 2 –1. Al gol di Mutu al 40°, risposero Maggio al 49° ed Hamsik al 70°. Mutu di sicuro sabato non sarà in campo, ma Maggio ed Hamsik sì. Tutto sommato, un altro 2 –1 non ci starebbe affatto male… 

 

Translate »