NAPOLI VUOLE SOLO UOMINI VERI!

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Un fulmine a ciel sereno e un  boato nel silenzio. Ezequiel Lavezzi, prima, e Marek Hamsik, poi, hanno scosso e non poco l'intero popolo napoletano dai rispettivi ritiri delle proprie nazionali. Napoli ha ascoltato, compreso e risposto con riluttanza, durezza e decisione a tali dichiarazioni. I tempi sono cambiato e tanto: siamo negl'anni '90, Napoli pregò, sperò, cercò di convincere un certo Diego Armando Maradona a non lasciare il Vesuvio per il Marsiglia. Re Diego aveva problemi da non trascurare e il braccio di ferro con Ferlaino indispettì l'argentino a tutela di un popolo ai suoi piedi nonostante i vizi del campione. Andando avanti, la città si rivoltò come un calzino per la cessione di Ferrara alla Juventus e Fonseca alla Roma, poi restò indignata dal passaggio di Fabio Cannavaro al Parma fino alla frustrazione nel salutare Stefan Schwoch diretto verso Vicenza. Ma quello era un altro Napoli, un'altra tifoseria. A quel tempo, la società navigava nelle acque pre fallimentari e il fuggi fuggi generale era quasi comprensibile, adesso non è più così. Adesso non ci sono Salvatore Naldi, Giorgio Corbelli o l'ultimo Corrado Ferlaino, adesso c'è Aurelio De Laurentiis, uno che le regole le crea e le fa rispettare; uno che sbandierato un progetto e cascasse il mondo tra speculazioni giornalistiche e televisive lo porta avanti con conseguenti risultati. Dalla serie C alla Champions League, l'atto di un Napoli cresciuto, diventato grande a dispetto dei grandi. Avrà significato vedere un Napoli che lotta per lo Scudetto fino al mese di Maggio? Per qualcuno forse no. Qualcuno è sempre attratto da trofei già vinti da altri o dalle chiacchiere di qualche personaggio che intasca denari ammazzando questo sport.

 

Napoli è cambiata e alle parole di Lavezzi e Hamsik sono arrivate le risposte all'unanimità: arrivederci e grazie! Già, il popolo partenopeo è stanco di personaggi che sfuttano questa maglia come trampolino di lancio alla ricerca di soldi e gagliardetti. Napoli vuole uomini, magari undici mediocri, ma disposti a dare l'anima per quella gente che li porta in trionfo anche per una singola partita. Lavezzi chiede una big, Hamsik vuole il Milan, nessuno, però, avrà detto ricordato a questi due che comunque resteranno nell'innominato. Napoli ha creato i tre tenori, questo è il Napoli di Hamsik e Lavezzi, ma finendo in rossonero resterà comunque il Milan di Ibrahimovic e Pato, stesso discorso per Lavezzi. La gloria la si costruisce prendendo responsabilità nei momenti difficili, puntando al massimo consapevoli dei propri mezzi e non grazie ai mezzi di altri. Oltre al denaro, signori cari, bisogna fare una scelta di vita: resto in una squadra che vuole vincere anche nel giro di qualche tempo o vado in una squadra che ha già vinto e non mi porterà come bandiera? Ecco, la gloria, la popolarità, non arrivano dal conto in banca ma dal sudore che cala. Per Napoli possono anche andare via, nessuno li trattiene perchè i tempi sono cambiato, ma ad una condizione: basta parole vogliamo la concretezza! Se queste società sono davvero grandi e importanti allora lo dimostrino portando i "money" che servono. Niente contropartite tecniche, niente scambi, solo cash, quelli chiesti dal presidente e non decisi dai procuratori. Spend the money…altrimenti, parla il contratto in essere che piaccia oppure no!

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