NAPOLI – TORINO: CACCIA DI FINE OTTOBRE GIALLOROSSO

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Quando si dice che il Marsiglia è poca cosa non si vuole improntare un discorso al fine di sminuire il Napoli. Anzi, la finalità è praticamente opposta e non tutti sono pronti ad accettarla di buon grado. Il Napoli di Rafa Benitez è questo e forse può essere anche qualcosa in più. In terra francese, il gruppo del tecnico spagnolo ha fatto il suo e lo ha fatto al meglio sottolineando notevolmente come il Marsiglia targato Deschamps sia ormai un lontano, lontanissimo ricordo. La qualità partenopea è alta, molto alta, l'ideologia tattica a livello di quello dei grandi club europei e la consapevolezza di tale forza combacia con l'obiettività e rafforzata dai risultati fin qui ottenuti. Chi, invece, sproloquia il contrario dimostra di non essere ancora uscito dal limbo del tempo che fu assuefatto da arrangiamenti, rischi, incompetenza e sperpero di denaro.La musica è cambiata. Lo spartito imposto da Aurelio De Laurentiis inizia risuonare nell'aria come melodia pura e orecchiabile, il maestro Benitez tiene il tempo e l'orchestra viaggia a ritmo. Qualcosa a gennaio si farà, magari un bassista, un uomo al sax e un chitarrista solista per apprezzare ulteriormente il dolce canto della vittoria, tanto attesa e tremendamente raggiungibile.

 

Torino. Gianpiero Ventura contro il suo passato che forse racchiude il suo più grande rammarico. Toro al centro della classifica e con dei risultati molto deludenti contro le grandi del campionato: 2 pareggi casalinghi con Milan e Inter, 1 sconfitta sempre casalinga con la Juventus in modo non proprio regolare. Primo test esterno, quindi, al cospetto di una delle favorite del torneo. Rispetto allo scorso anno, Ventura si affida al 3-5-2 capace di trasformarsi in 4-4-1-1 in fase passiva. D'Ambrosio, spesso accostato al Napoli, agirà su settore di destra per appoggiare le sgroppate di Cerci, altro obiettivo azzurro, e coprire il settore esterno nel momento in cui il terzino azzurro inizia a spingere. Centrocampo molto legnoso con buone qualità fisiche non supportate dalla tecnica di base; difesa con tre centrali spesso distratti e lenti in fase di marcatura. Occhio ai calci da fermo data la buona contraerea a disposizione del tecnico granta.

Formazione (3-5-2) Padelli (30); Darmian (36), Glik (25), Moretti (24); D'Ambrosio (3), Bellomo (63), Vives (20), Gazzi (14), Pasquale (26); Cerci (11), Barreto (10)        All. Gianpiero Ventura

Ballottaggi. Barreto 70% – Meggiorini 30%

 

Indisponibili. Larrondo, El Kaddouri, Rodriguez, Bovo, Brighi; Immobile (squalificato)

Ex. Ventura, El Kaddouri

 

Napoli. La vittoria Champions ha risollevato un po' il morale dell'ambiente, ma risultato a parte il gruppo di Benitez ha confermato la grande qualità tecnico – tattica avendo affrontato il Marsiglia allo stesso modo di come si era presentato all'Olimpico qualche giorno prima. Per il lunch match, confermato il 4-2-3-1 di contropiede con possesso palla e gioco veloce nello stretto. Pochi cambiamenti e tante conferme: Fernandez manterrà il posto da titolare al fianco di R. Albiol così come Higuain pronto a tornare titolare anche in campionato; Pandev dovrebbe portare Hamsik e rifiatare mentre Insigne riprenderà il suo posto sul settore mancino. Unico ballottaggio riguarda gli esterni di difesa con Armero leggermente in vantaggio su Mesto

Formazione (4-2-3-1) Reina (25); Maggio (11), R. Albiol (33), Fernandez (21), Armero (27); Dzemaili (20), Inler (88); Callejon (7), Pandev (19), Insigne (24); Higuain (9)      All. Rafa Benitez

Ballottaggi. Armero 60% – Mesto 40%

Indisponibili. Britos, Zuniga; Cannavaro (squalificato)

Ex. Dzemaili

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