NAPOLI – NOVARA: MANI AVANTI NEL GIOCO DELLO SCARICABARILE
Si gioca ogni tre giorni e diventa impossibile gestire le forze al meglio, poi l'eliminazione europea ha dato un po' di respiro, ma le gambe non girano per le scorie dovute alle grosse fatiche della prima parte. Quindi, il problema più grande, era l'impossibilità di effettuare una settimana di allenamento mirato, ma giunto anche quel momento il prodotto non è cambiato. Necessario cambiare modulo? Passò anche quel momento, un tonfo totale, ma la colpa è di chi ha invocato tale cambio per sorprendere, e forse sorprendersi, nel momento decisivo della stagione. Un cane che si morde la coda tra ideologie e giustificazioni ad un mese esatto dalla finale di Coppa Italia che forse, ad oggi così sembra, potrebbe diventare più importante di quanto possa sembrare. Nonostante lo stop per la tragica morte di Piermario Morosini, il tecnico azzurro continua a parlare di gambe pesanti, stanchezza e allenamenti approssimativi; poi si discute del perchè un investimento come Vargas non giochi. Certo, il periodo di ambientamento è dovuto per un ragazzo arrivato dal Sudamerica in una città tanto calorosa quanto particolare, ma di certo non sarà l'ingresso in campo durante una sfida dal risultato già compromesso a donare fiducia ad un ragazzo da dodici milioni di euro. Sarà la confusione per un periodo tanto inaspettato quanto mai vissuto durante l'epopea di Mazzarri, ma di sicuro il Napoli sembra perdersi dentro se stesso tra paure di subconscio e paure di facciata. Intanto, il campionato, riprende e dopo tre sconfitte consecutive con Juventus, Lazio e Atalanta bisogna ripartire per ritrovare un po' di rabbia, di orgoglio, di dignità in modo da non perdere la bussola prima della finale di coppa diventata ultima spiaggia un po' per tutti.
Novara. Attilio Tesser, tornato a guidare il Novara dopo la parentesi Mondonico, cercherà di giocarsela fino in fondo data la situazione in classifica sempre più drammatica. Torna il 5-3-1-1 basato su ripartenze e giocate individuali. La difesa, rocciosa e piuttosto lenta, cercherà in più occasioni di scavalcare la linea mediana formata da due interdittori e un difensore adattato in cabina di regia. L'ex Mascara affiancherà la torre Caracciolo ma occhio alle sgroppate di Gemiti unico esterno a scavalcare la linea di centrocampo in fase di possesso.
Indisponibili. Ujkani, Jeda, Rigoni, Ludi, Marianini; Garcia (squalificato)
Formazione (5-3-1-1) Fontana (31); Morganella (14), Lisuzzo (4), Centurioni (30), Paci (24), Gemiti (3); Porcari (17), Pesce (22), Jensen (7); Mascara (25); Caracciolo (29) All. Attilio Tesser
Ballottaggi. Paci 70% – Dellafiore 30%
Napoli. Secondo il tecnico la sfida con il Novara è la più complicata del proprio triennio alla guida dei partenopei. La frase ad effetto, evidentemente mal riuscita, desta un po' di preoccupazione data la situazione dei piemontesi. Napoli che dopo il 4-3-3 fantomatico di Roma e il 3-5-1-1 con l'Atalanta, torna al caro 3-4-2-1 con qualche accorgimento nei movimenti in virtù di alcuni assenti. Tornerà la difesa principale con Cannavaro nel mezzo mentre a centrocampo riecco Maggio e Zuniga sugli esterni; Dzemaili dovrebbe affiancare Hamsik alle spalle di Cavani, ma non è esclusa la possibilità di vedere Dossena sul settore mancino e Zuniga, completamente inadatto per quel ruolo, sulla trequarti. Vargas ancora in panca
Indisponibili. Lavezzi, Donadel, Rosati; Pandev (squalificato)
Formazione (3-4-2-1) De Sanctis (1); Campagnaro (14), Cannavaro (28), Aronica (6); Maggio (11), Inler (88), Gargano (23), Zuniga (18); Dzemaili (20), Hamsik (17); Cavani (7) All. Walter Mazzarri
Ballottaggi. Dzemali 70% – Dossena 30%