NAPOLI, IL BLACK-OUT E’ NELLA RIPRESA
La prima volta può essere considerata una casualità, la seconda una combinazione, ma alla terza il campanello d’allarme è già bello che suonato. Il Napoli di Donadoni appare come un Giano bifronte: brillante ed energico nei primi 45 minuti, confusionario e flaccido nei secondi. Questa è stata la costante delle prime tre partite di campionato disputate sin qui dagli azzurri. Palermo, Livorno e Genoa: tre ottime prime frazioni di gioco, accompagnate da altrettante scialbe e deludenti prestazioni nella ripresa. Un reparto in particolare sembra essere il manifesto di questa inversione di tendenza tra un tempo e l’altro: il centrocampo. Nel caso in questione, però, si tratta anche di una questione di caratteristiche degli elementi difficili, pur volendo, da poter ribaltare, visto che manca a Donadoni un Blasi, o chi per esso, capace di tamponare l’emergenza di corsa e d’interdizione a cui va fisiologicamente incontro il reparto nevralgico del team partenopeo col passare dei minuti. Ma non è tutto: una spiegazione più che plausibile di ciò che sta avvenendo potrebbe essere ricercata nella preparazione predisposta dal professore Andreini nel corso del ritiro austriaco.
Fatta eccezione per i “pesi leggeri” Gargano e Hamsik, già brillanti e capaci per struttura fisica di entrare in condizione più rapidamente, tutti gli altri calciatori azzurri sembrano essere in debito d’ossigeno. Su tutti Lavezzi, mai capace sin qui di produrre quegli scatti brucianti e repentini che gli hanno permesso nei due anni precedenti di fare a fettine le difese avversarie. Forse nel passaggio da Reja a Donadoni, un’altra differenza sostanziale sta proprio nel differente modo di concepire la preparazione atletica estiva. Il Napoli targato Reja, infatti, è sempre partito sparato fisicamente, per poi afflosciarsi puntualmente nel periodo tra metà novembre e l’inizio di febbraio. Le intenzioni di Donadoni, evidentemente, potrebbero essere, invece, quelle di partire più nell’ombra, per poi far decollare a pieni giri il motore della squadra in autunno inoltrato. Non ci resta che aspettare, dunque, per capirne di più e forse una risposta concreta a questi interrogativi la si potrà avere già a partire dal 18 ottobre, dopo la seconda sosta causa nazionali.