NAPOLI, AVANTI CON…PAZIENZA

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Il suo nome è da qualche giorno sulla bocca degli addetti ai lavori, ma non accostato alla parola rinnovo. Di chi e di cosa stiamo parlando? Del mediano di San Severo in scadenza a giugno 2011, Michele Pazienza, e del tam tam che vorrebbe il calciatore azzurro contropartita tecnica offerta all’Udinese (insieme a circa 12 milioni) per mettere le mani sul tanto bramato Gokhan Inler. Che si tratti di realtà o fantasia si saprà molto presto, ma nell’attesa di sviluppi ufficiali la bilancia potrebbe pendere verso la seconda ipotesi. Basta infatti analizzare l’ascesa di Pazienza da quando sulla panchina azzurra siede Walter Mazzarri, per rendersi conto di quanto il pugliese sia diventato una pedina fondamentale e soprattutto collaudata nello scacchiere del tecnico toscano, tanto da non giustificare un tale sforzo economico per un giocatore dalle caratteristiche pressoché simili. Frangiflutti instancabile davanti alla difesa, preciso nelle geometrie di centrocampo e mai incerto nel metterci la gamba anche quando è necessario beccarsi un giallo, sono tutte doti insite nel DNA dell’ex viola, di cui difficilmente un allenatore più incline alla quantità che alla fantasia deciderebbe di fare a meno. Walter Mazzarri su tutti.

SCADENZE – Al di la delle voci di mercato, c’è il problema rinnovo. Dopo la querelle che ha visto protagonista Paolo Cannavaro e la società, che ormai sembra giungere a positiva conclusione con la firma del capitano, Bigon dovrà ora concentrarsi sulla questione Pazienza. Il centrocampista, in scadenza a giugno, ha meritato sul campo il rinnovo e non sembrano esserci ragioni per cui l’entourage azzurro non dovrebbe continuare a puntare su di lui. “Michele sta giocando davvero bene in questa parte di stagione, è felicissimo di rimanere a Napoli e si trova benissimo. Nei prossimi giorni tratteremo il rinnovo”. Parole di qualche giorno fa del suo procuratore, Vincenzo D’Ippolito. Tuttavia l’incontro con la società non ha ancora avuto luogo, e al calciatore non mancano le richieste, dall’Italia e dall’estero. Così come avvenuto per Cannavaro, il problema è anche in questo caso l’ingaggio: il club non vorrebbe alzare toppo l’asta, mentre nel gioco delle parti le richieste punterebbero a strappare qualche gratificazione in più. Le soluzioni possono essere solo due: o ci sarà la firma, o Pazienza dovrà finire sul mercato già a gennaio.

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