NAPOLI-ATALANTA 13-3-85 (1-0)

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Certo, nel 1987 e nel 1990 il Napoli ha conquistato lo scudetto, nel 1989 ha vinto la coppa Uefe, ma forse in assoluto, per continuità di rendimento accoppiata ai gol ( ben 14 ), la stagione migliore di Diego Armando Maradona nei suoi fantastici anni all’ ombra del Vesuvio, è stata ( a pari merito con quella del 1987 –’88 ) quella del suo esordio, nel campionato 1984 –’85. Furono il resto dei suoi compagni a non seguirlo sino alla tredicesima giornata, tanto da trovarsi al terz’ ultimo posto in classifica. Dopo le vacanze natalizie però, oltre a Diego prese a girare l’ intera squadra, e gli azzurri cominciarono a marciare a pieno regime, al punto di totalizzare sino alla fine della stagione, appena due punti meno del Verona campione d’ Italia, subendo in 17 partite, una sola sconfitta a S. Siro ad opera del Milan. Quando arrivò il turno di giocare al S. Paolo contro l’ Atalanta, entrambe le squadre si trovavano a metà classifica appaiate a quota 20. Per un pelo, la rincorsa del Napoli non fruttò in extremis una qualificazione in Coppa Uefa, ma l’ autorevolezza con la quale da gennaio in poi giocò la squadra, gettò le basi per lo scudetto del 1987. Il 12 marzo 1985 i soliti 80.000 del S. Paolo, videro in anteprima il famoso gol di Diego contro l’ Inghilterra nel mondiale 1986 in Messico. Ebbene, in un ‘ azione che viene ricordata da pochi, Maradona  anticipò in maniera perfetta, lo slalom vincente da metà campo che metterà in mostra nel mitico match con gli inglesi. Anzi, per onor di cronaca, e il gol del Messico ad essere una ripetizione del “ coast to coast “ in un meno importante Napoli – Atalanta. La gara con i bergamaschi di Nedo Sonetti non fu un fulgido esempio della cosiddetta “ partita spettacolare “, ma quello che videro in diretta quei fortunati presenti in quella calda giornata ( all’ epoca le partite si godevano dal vivo soltanto dagli spalti, SKY non esisteva…  ), difficilmente lo potranno dimenticare. Al 21° il “ Pibe de oro “, prese la palla da centrocampo, e come birilli superò 1 ,2,3 avversari, prima di presentarsi a tu per tu con il portiere Piotti. Scavalcò anche lui, ma, c’è un ma… Piotti ( ex di Avellino e Milan ) gli impedì di segnare, falciandolo brutalmente, ma di gran carriera arrivò Daniel Bertoni, che scaraventò la palla in rete a porta vuota , rendendo così inutile la concessione dell’ evidentissimo rigore. Perciò, l’ almanacco da allora recita : Napoli 1 – Atalanta 0, gol di Beroni al 21°. Ed ecco spiegato perché, nei filmati di repertorio che riguardano le prodezze di Diego, raramente si ha la fortuna di rivedere quella fantastica azione. Per colpa di Ottorino Piotti,  Avellino e MilanPer finire : Diego a fine campionato, si laureò vice – capocannoniere alle spalle di “ Le Roi “ Michel  Platini, con 14 gol. Che peccato però, quel fallo di Piotti… 

STATISTICHE 

ssolutamente ottimo il bilancio azzurro nei confronti dei nerazzurri orobici : 30 vittorie ( 1 in B ), 10 pareggi ( 2 in B ) e 3 sconfitte, l' ultima nel campionato 1997 -1998 : 0 -1 con gol di Nicola Caccia, napoletano e per giunta pure ex. C' era invece il bergamasco Roberto Donadoni alla guida del Napoli nell' ultimo pareggio ( 0 -0 l' 11 aprile 2009 ). E' legato invece ad un ricordo particolarmente piacevole il 30esimo successo del Napoli, del 9 maggio 2010. quel giorno gli azzurri dopo la bellezza di 16 anni riconquistarono l' Europa, ottenendo il " visto " per l' Europa league " edizione 2010 -2011. La doppietta vincente fu firmata da Fabio Quagliarella al 43° ed all' 83°, alle sue ultime prodezze con la maglia del suo cuore…Bando ai ricordi però : per sperare ancora in una qualificazione in extremis alla prossima champions, battere gli oramai salvi uomini del bravo Colantuono, diventa pressoché indispensabile, specie per rivitalizzare un ambiente al momento un po' troppo implacidito dalla sbornia londinese…

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