MERCATO DI GENNAIO NON SODDISFACENTE! ORA SPERIAMO CHE IL TEMPO SIA GALANTUOMO…

Il Napoli nel periodo del calciomercato di riparazione è in piena crisi, purtroppo gennaio è stato un mese letale per gli azzurri, si sono persi diversi punti in classifica che hanno portato la squadra dalla zona Champions ai margini della zona Europa, al momento gli azzurri non sarebbero nemmeno in coppa Uefa, obiettivo stagionale dichiarato dalla società. Era prevedibile dopo che hanno giocato sempre gli stessi calciatori per tutto il girone d’andata che ci fosse questo calo di condizione da parte della squadra titolare. Con tutti i limiti ti organizzazione e tattici di Reja, tecnico non all’ altezza per traguardi ambiziosi nella categoria della serie A che non andava mai confermato a giugno scorso, e’ d’uopo segnalare che Reja non ha in panchina in determinati ricambi validi per i titolari. Parliamo non di campioni, ma di alternative valide per il reparto di centrocampo. Non possiamo essere orbi nel valutare che al Napoli manchi di un vice Gargano, cioè’ di un centrocampista dinamico che possa fare tirare il fiato al povero uruguagio che fino ad ora ha giocato sempre. In rosa sarebbe servito anche un centrocampista con i piedi buoni visto che il Napoli non ha un calciatore con le caratteristiche del regista. Allo stesso modo non possiamo pensare che lo spompato Maggio come alternativa abbia il pur generoso Montervino. Lo stesso dicasi per la difesa, quando Santacroce non è in forma o manca per squalifica e/o infortunio è costretto ad adattarsi Cannavaro che è un centrale con terzino destro perché in rosa non è vi è un omologo del difensore di Camacarì. Se Dio non voglia poi Lavezzi subisce un infortunio serio chi può giocare al suo posto, l’ estroso ma acerbo Russotto? Ma veramente vogliamo centrare l’ Europa sperando che siano sempre in forma e non abbiano infortuni i vari Maggio, Gargano, Blasi, Lavezzi? Pierpaolo Marino ha voluto confermare Reja un allenatore che di per se non da un’ impronta ed organizzazione alla squadra, quindi contando lo stesso solo sul valore delle individualità che gli vengono messe a sua disposizione, ha necessità che queste individualità di spicco abbiano dei validi ricambi, ma a gennaio l’ esperto manager avellinese ha consegnato al mister goriziano il solo Datolo, giocatore dalla buona tecnica che pero’ rappresenta un’ enigma per il calcio italiano ed a cui dovrà adattarsi in tempi brevi se vorrà essere utile alla causa squadra. Qualche altro acquisto forse il nostro direttore lo voleva fare, ma vi era necessità di smaltire qualche giocatore che è solo un fardello per la rosa azzurra, parliamo di Pià, Amodio e Dalla Bona. Giocatori, che il direttore (abilissimo nella fase di acquisto dei calciatori) non è altrettanto bravo a piazzare sul mercato, non tanto per il valore intrinseco degli stessi, quanto per avergli egli stesso con un pizzico di superficialità e generosità tempo addietro, fatto firmare degli onerosi contratti pluriennali, che ora nessuna società giustamente si vuole accollare; per di più con giocatori tenuti in naftalina e che vedono il campo da gioco ogni morto di papa. Orbene noi abbiamo grande fiducia nel direttore generale Marino, pero’ forse deve rendersi conto che Napoli non è l’ Udinese, il progetto del Napoli deve avvicinarsi a quello delle milanesi e della Juventus. Marino se veramente crede che quest’ organico sia da uefa e per questo ha ritenuto di intervenire sul mercato solo con Datolo, faccia gli opportuni correttivi parlando con il tecnico che evidentemente non è capace di valorizzare al meglio una rosa costruita dalla società per puntare all’ Europa… Noi abbiamo dei dubbi che con quest’ organico attuale e con questo allenatore soprattutto si possa centrare l’ Uefa, visto che il tecnico non si poteva cambiare, sarebbe stato meglio ripetiamo dargli qualche giocatore in piu’. Speriamo di sbagliarci e che il tempo sia galantuomo a favore di Pierpaolo Marino, altrimenti senza Europa, la stagione del Napoli sarà un fallimento e ci sarà la firma in calce anche del direttore generale, vero artefice della risalita in serie A in questi anni. 

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