MARCO QUADRINI: L’UOMO"PLUSVALENZA" MARCHIATO DA DE CANIO
Marco Quadrini nasce a Roma il 30 gennaio del 1979 sotto il segno dell'Acquario. Terzino destro di spinta con progressione e un piede di legno da ricordare un ferro da stiro dell'era mesozoica.Inizia la sua carriera giovanissimo, a 7 anni, nella scuola calcio romana dell'Acquacetosa prima di superare un provino per passare alla Roma, compagine di cui è tifoso. Marca presenze in tutta la trafila delle giovanili fino alla finale primavera del 97-98 persa a Bari 1 a 0 con l'Atalanta. L'esordio in prima squadra arriva nel 1999 per volere di Zdenek Zeman, uno dei pochi flop del boemo nella scelta delle giovani promesse, che lo gettò nella mischia a Cagliari per tredici minuti al posto di Dal Moro riuscendo a coincidere con il goal vittoria sarda firmata dall'uruguayano O'Neill nel 4 a 3 finale. In tutto saranno 12 presenze per 813 minuti giocati con 3 ammonizioni e 9 presenze da titolare. La società giallorossa cambia rotta e Marco Quadrini non trova spazio sotto la gestione di Fabio Capello, così nel gennaio del 2000 finisce al Genoa, in prestito, ma prima Delio Rossi poi Bruno Bolchi lo rifilano in panchina e qualche volta in tribuna. Una sola presenze e presto ritorno a Roma per poi passare subito al Palermo, in Serie C, allora di proprietà della famiglia Sensi. Un prestito casalingo che portò solo qualche piccolo risultato nei tabellini e nulla più. Il rilancio del terzino romano arriva nell'estate del 2001 quando per questioni di bilancio, Roma e Napoli avviarono un sensazionale scambio tra Quadrini e Malafronte, entrambi valutati 7 miliardi ed entrambi dal valore nullo. Nel primo anno, totalizza 5 presenze per 225 minuti giocati, zero goal, due ammonizioni ed un espulsione durante Napoli – Ternana (1-1). Il futuro di Quadrini sembrava già segnato nonostante i tre anni di contratto soprattutto quando il tecnico di allora, Luigi De Canio, "sgamò" il motivo dell'acquisto da parte della società ad alcuni giornalisti mentre discuteva dell'emergenza infortunati: "Posso solo mettere in campo una plusvalenza". Appunto. Il problema è che quella plusvalenza di bilancio non aveva ne mercato ne considerazione. La stagione successiva, con Franco Colomba prima e Franco Scoglio poi, disputa 6 gare e solo 2 da titolare e nella stagione 2003-04, ultima stagione da contratto, racimola 3 presenze con Andrea Agostinelli prima di ritrovarsi svincolato a 25 anni. Anni e anni di disoccupazione fino a trovare una piccola esperienza alla Fermana.Oggi, Marco Quadrini, lavora da dirigente dopo aver riformato l'Acquacetosa dove partì da bambino, ma se oggi qualcuno gli dovesse chiedere perchè concluse presto la sua carriera potrebbe rispondere che la colpa fu della crisi economica e da quella legge che impone ad un calciatore la presenza di un procuratore per far carriera. Una vittima…alla fine!