MANDIAMO IL MILAN ALL’ INFERNO!

Volendo analizzare tutto le dettaglio rischieremo di non uscirne più. Meglio soffermarsi sulla cosa più semplice e, soprattutto, ottimistica. Perdere una gara non è assolutamente accettabile, ma quando si parla di una sconfitta di misura, per giunta 3 a 2, fuori casa, con il ritorno tra le mura amiche e dopo assere stata l'unica a bucare due volte in 90 minuti una difesa che in tutta la stagione, in casa, ha contato a passivo al massimo un goal, allora non si può che essere tranquilli. Non sarebbe nemmeno difficile pensare e comprendere che se tutta la gara fosse stata come quel secondo tempo, e magari a campo invertito, l'avversario sarebbe stato triturato in lungo e in largo. Meglio attendere il ritorno e vedere se tale idea sarebbe più vicina ad un sogno o ad una consolidata realtà. Intanto si scaldano i motori e si riprende dall'armadio l'abito di classe per la sfida del sabato sera. Napoli – Milan, altro che febbre. Un tempo l'incrocio era da brividi tra parata di stelle e super campioni, poi la storia si è divertita a mescolare le carte: prima il Milan, superfavorito, zeppo di campioni e uomini vincenti di fronte ad un moribondo Napoli falcidiato da stagioni indecorose e dai debiti societari. Adesso è l'inverso: il Napoli ha campioni, veri e talvolta macchiati dall'incoerenza mediatica, il Milan annaspa con una società in balia delle onde ed una gestione non proprio lineare. Via Allegri, arriva Seedorf. La solfa non cambia. Mandato a casa l'uomo che forse contava meno colpe di tutti. L'inizio sembrava incoraggiate, poi la caduta con l'Udinese in Coppa e il ritorno dell'oblio, un limbo infinito che neanche la calma serafica dell'olandese riesce a dissuadere dal gruppo. Qualche ritocco, non nelle zone giuste, e via alla si salvi chi può sperando in un miracolo lontano. Chissà, i calcio è comunque strano: il Napoli, ad esempio, conta la migliore media punti degli ultimi 5 anni, un gioco di stampo europeo e una crescente colonia di campioni che hanno sostituito quelli passati ormai scoppiati e lontani dalla realtà partenopea. Ciò nonostante, la sfida ha sempre un fascino particolare e la rivalità resta immutata. Lo stesso anche il gusto di mettere in ginocchio la truppa di Berlusconi famiglia sempre sul pezzo quando si tratta di blaterare anche a sproposito per i propri interessi. Dolce viatico prima del grande evento di Coppa Italia…

 

Milan. La casa rossonera si aspettava qualcosa in più dopo il cambio tecnico che ha visto l'arrivo di Seedorf al posto di Allegri. Due vittorie, stentate, e una sofferenza incredibile. Pareggio con casa con il Torino e l'eliminazione in Coppa Italia per mano di una squadra, l'Udinese, in profonda crisi. Clarence Seedorf prova a risvegliare il gruppo con il 4-2-3-1 a specchio con l'avversario, ma dal carovaccio completamente diverso. Squadra spesso spaccata in due, lenta nella manovra e prevedibile ritrovandosi in costante inferiorità numerica nelle ripartenze avversarie. Montolivo, regista di centrocampo, e De Jong non hanno il passo per sostenere un reparto a due uomini e il neo arrivato Essien non sembra essere ancora pronto. Kaka è in dubbio nonostante la convocazione e molto potrebbe dipendere dal suo impiego: con il brasiliano, Robinho dovrebbe agire da sinistra con Balotelli punta centrale, ma se l'ex madrileno non dovesse farcela allora spazio a Pazzini con la possibilità della sorpresa Saponara. Il marocchino Taarabt dovrebbe esordire sul lato destro mentre in difesa l'ex obiettivo azzurro, Rami, affiancherà Mexes.

Formazione (4-2-3-1) Abbiati (32); De Sciglio (2), Mexes (5), Rami (13), Emanuelson (28); De Jong (34), Montolivo (18); Taarabt (23), Robinho (7), Balotelli (45); Pazzini (11)

All. Clarence Seedorf

Indisponibili. El Shaarawy, C. Zapata, Birsa; Bonera (squalificato)

Ballottaggi. De Jong 70% – Essien 30%; Balotelli 50% – Pazzini 30% – Kaka 20%

 

Napoli. Il bel secondo tempo visto in Coppa Italia con la Roma fa ben sperare così come la cabala: sia il Napoli che lo stesso Benitez ha sempre visto una flessione nel periodo post natalizio per poi riprendere la propria corsa tra febbraio e marzo. Confermato il 4-2-3-1 di possesso palla e ripartenza dove proprio la velocità di manovra potrebbe diventare la grande arma azzurra contro il Milan. Hamsik confermato sulla trequarti così come Mertens sul settore mancino. Potrebbe esserci l'esordio in campionato per l'esterno Ghoulam sulla sinistra con Reveillere pronto a rifiatare. Occhio ai calci da fermo, mentre l'aggressività in mediana potrebbe davvero creare grosso scompiglio ad un Milan lento e poco incline al ripiego difensivo. Possibile il rientro di Behrami al posto di Inler leggermente stanco dopo le ultima quattro gare da titolare

Formazione (4-2-3-1) Reina (25); Maggio (11), R. Albiol (33), Fernandez (21), Ghoulam (31); Jorginho (8), Behrami (85); Callejon (7), Hamsik (17), Mertens (14); Higuain (9)

All. Rafa Benitez

Indisponibili. Mesto, Zuniga

Ballottaggi. Jorginho 70% – Inler 30%

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