Lo Zibaldone azzurro: Napoli-Fiorentina dalla A alla Z
Riviviamo la partita di ieri sera con il classico gioco dell’alfabeto
Approccio finalmente positivo. Il Napoli entra in campo con la giusta concentrazione, senza commettere le sbavature delle scorse partite: positivo l’atteggiamento.
Basta una giocare per “matare” la Fiorentina: una genialata, che solo l’artista di Frattamaggiore poteva realizzare.
Cuore e carattere: i mezzi che hanno consentito ad un Napoli, ancora in cantiere aperto, di portare a casa l’intera posta in palio.
Dura ottanta minuti la resistenza della Viola, che ben messa in campo da Stefano Pioli aveva sperato di contenere gli attacchi degli azzurri per poi provare a colpire in contropiede: missione fallita.
Errori di troppo con i piedi, quando si tratta di impostare, ma tutto sommato non demerita mettendosi in mostra con un nell’intervento: Karnezis si fa trovare pronto all’esordio al San Paolo.
Freno a mano tiratissimo per Marek Hamsik che deve ancora trovare una certa confidenza nel nuovo ruolo da regista. Eccessivamente lento nei movimenti, indietreggia in modo eccessivo ed inutilmente.
Giro palla che si rivela costantemente farraginoso. Non si nota per il momento la vera identità del Napoli ancelottiano: importante in ogni caso raccogliere il massimo, non conta in che modo.
Hysaj- La Fiorentina attacca poco dalle sue parti e di conseguenza il terzino albanese può dedicarsi maggiormente alla fase offensiva, con risultati discreti.
Intensità che è calata inevitabilmente al passare dei minuti, con tutto il centrocampo sulle gambe a causa di crampi. Forze fresche per il prossimo match di Champions!
Lavoro doppio per il mastino Allan, che oltre a dare il proprio contributo in fase di interdizione agisce per larghi tratti del match anche da regista: un calciatore completo!
Mertens- Il belga evidenzia un pizzico di appannamento, anche lecito. Generoso in ogni caso non rinunciando mai al pressing sul portatore di palla avversario. Il tempo sarà galantuomo anche per Dries.
Nervosismo che inizia a crescere quando non si trovano più varchi interessanti per colpire l’avversario. Il Napoli però tesse la tela ed al momento ideale sblocca l’incontro. Opportunista.
Offre una prestazione al di sopra delle righe Nikola Maksimovic, che dà stabilità al reparto non commettendo alcuna sbavatura. Giganteggia nei duelli aerei, annullando un avversario temibilissimo come “El Cholito”.
“Pragmatico”: uno dei termini che più caratterizza i partenopei in questo primo scorcio di stagione. Lo spettacolo lo lasciamo al circo, qui si bada al sodo!
Quattro minuti di recupero assegnati nella ripresa, completamente dominati dagli azzurri. Praticamente nullo l’assalto finale dei toscani che erano apparsi già da un po’ di tempo letteralmente stremati.
Rullo compressore- Piotr Zielinski si prende la squadra sulle spalle e macina metri con una velocità impressionante. Di questo passo Fabiàn vedrà la panchina in eterno.
Simeone- C’è poco da fare quando Koulibaly torna ad essere se stesso. Il talento argentino non trova mai la giocata giusta, anzi si mette più in mostra per le sue cadute a dir poco aaccentuate. Non è sempre Natale…
Tatticismi che ancora non vengono trovati. Nonostante la vittoria bisogna evidenziare che per diversi frangenti del match il Napoli ha fatto circolare il pallone non secondo una logica, ma in base ad un’improvvisazione che deve far riflettere.
Umore del tutto positivo, ed è la medicina migliore per iniziare una settimana fondamentale per il resto della stagione.
Veretout- A proposito di improvvisazione: così come Hamsik anche il centrocampista viola viene schierato in un ruolo non suo. Due pesanti bocciature!
Zero reti subite- Un dato che sa tanto di liberazione. Non se ne poteva più di gol incassati alla prima conclusione delle rivali. Arriva anche la prima parata della stagione da parte di un portiere partenopeo, così come il primo “clean-sheet” del campionato, sperando di aver imboccato il percorso corretto.