LA ROMA NON SMETTE PIU’ DI “MARTELLARE”

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PROBABILI TITOLARI

Portiere

32 Alexander Doni (Brasile) · Portiere (’79) – È ancora il secondo portiere della Nazionale brasiliana sebbene a Roma stia attraversando un momento terribile, in cui è stato scavalcato dal connazionale Julio Sergio e quando gioca non ne azzecca una. Ranieri non vede l’ora di riabbracciare il titolare, perché Doni non è più quello di qualche anno fa e l’ha dimostrato soprattutto in Europa League. 

Difensori

13 Marco Motta · Terzino destro (’86) –  Sembrava aver frenato la sua corsa dopo che Ranieri gli preferiva Cassetti e addirittura l’adattato Burdisso, tanto da meditare l’esilio dorato al ManCity. Poi però il mister l’ha trattenuto con la forza e ha deciso di riproporlo, e adesso Motta sta nuovamente ritagliandosi lo spazio che meriterebbe l’ex capitano dell’Under 21.

4 Juan Silveira (Brasile) · Difensore centrale (’79) – Arrivato nel 2007 dal Bayer Leverkusen ha dimostrato di meritare ampiamente l’Italia, diventando il perfetto complemento del francese Mexes. Negli ultimi tempi è in uno stato di forma straordinario, tiene in piedi la difesa giallorossa praticamente da solo.

5 Philippe Mexes (Francia) · Difensore centrale (’82) – Così come il portiere Doni, anche Mexes attraversa il suo momento peggiore da quando è a Roma. Con la testa sembra di fatto un ex e lo dimostrano tutti gli svarioni regalati agli avversari nel corso della stagione. Ma è pur sempre Mexes, uno che quando sta bene è difficile da scalzare.

17 John Arne Riise (Norvegia) · Terzino sinistro (’80) –  Sembrava non potesse mai più tornare quello di Liverpool e invece è riuscito ad andare anche oltre, diventando un elemento imprescindibile dell’undici capitolino. Ha acquisito sempre più sicurezza in fase difensiva ma soprattutto in quella propulsiva, tanto che ormai il suo sinistro bomba è l’incubo di ogni portiere che lo affronterà il giorno dopo. 

77 Marco Cassetti · Terzino destro/Ala destra (’77) –  Tuttofare di difesa e centrocampo, l’unico vero ballottaggio nella Roma attuale è quello fra lui e Motta per il posto di terzino destro. Sa essere devastante ma va troppo spesso in difficoltà, per questo non è mai sicuro al 100% di giocare dal 1’.

Centrocampisti

11 Rodrigo Taddei (Brasile) · Ala destra (’80) – Ranieri l’ha rigenerato quando ormai sembrava il fantasma di quell’esterno straordinario che con Spalletti faceva sfracelli insieme al compagno Mancini. Ora giostra da centrocampista puro e non da attaccante aggiunto, non è più temibilissimo in zona gol ma dà tanta sostanza e corsa al centrocampo.

7 David Pizarro (Cile) · Centrocampista centrale (’79) – Era il pupillo di Spalletti che raramente ne faceva a meno, davanti alla difesa. Dopo un momento di scetticismo iniziale ha convinto anche Ranieri, che non lo toglierebbe mai dal campo. E lui è tornato a far girare la squadra come sa, smistando palloni per 90’, con intelligenza ma anche con gran classe quando serve assist al bacio per i compagni. 

16 Daniele De Rossi · Centrocampista centrale (’83)  – Il Gerrard italiano, uno dei centrocampisti più completi al mondo e per questo ambito da mezza Europa. Sostanza tantissima, ottime geometrie e anche un senso del gol che quest’anno si è raffinato fino a diventare letale. Ha la Lupa tatuata sul cuore e questo gli dà un ulteriore valore aggiunto, perché è sempre l’ultimo a mollare anche quando le cose vanno male.

20 Simone Perrotta · Centrocampista centrale (’77)  – Ciò che stupisce di lui è la straordinaria duttilità, che lo rende adatto per interpretare qualsiasi ruolo del centrocampo e consente ai suoi allenatori di poter cambiare modulo anche in corsa. Ha anche ritrovato la confidenza con il gol, smarrita nella fase declinante del progetto Spalletti, ed è tornato ad essere fondamentale.

33 Matteo Brighi · Centrocampista centrale (’81) – Lo scorso anno è stato la rivelazione assoluta, diventando  un perno del nuovo corso spallettiano. Ora è tornato a portare le borracce ai compagni, ma quando viene messo in campo fa sempre il suo. E anche qualcosa in più, come dimostra la splendida doppietta (condita da un assist a Baptista) contro il Palermo.

Attaccanti

19 Julio Baptista (Brasile) · Trequartista/Punta (’81) – A gennaio sembrava ormai fatto il suo passaggio all’Inter, poi l’infortunio di Toni ha bloccato tutto e ora Baptista sta cercando di sopperire anche all’assenza di capitan Totti. Mediano in origine, il fisico gli consente di poter anche fare la punta pura, e con Vucinic forma una coppia difficilmente classificabile che può diventare del tutto imprevedibile.

9 Mirko Vucinic (Montenegro) · Punta (’83) – Non è una prima punta e si vede, segna poco ma in compenso si sobbarca un lavoro impressionante per la squadra, con tanta corsa e assist a non finire. È un validissimo attaccante di complemento, in grado di liberare i compagni al tiro con i suoi movimenti “sporchi”. Ultimamente ha ritrovato anche una certa confidenza con i gol, che nel suo caso hanno una caratteristica particolare: non sono mai banali, ogni rete di Vucinic è un tripudio per gli esteti del calcio. Il problema è proprio questo: un gol “normale” non riesce proprio a farlo, anche per questo difficilmente lo vedrete in doppia cifra.

24 Alessio Cerci · Ala destra/sinistra (’87) – Attenzione al ritorno di questo ragazzo della fantastica “cantera” romanista, che dopo un inizio di stagione nell’anonimato più totale sta finalmente ritagliandosi lo spazio che merita. Capace di dare il cambio di passo a partita iniziata, ha superato di slancio il francese Menez nella lista delle preferenze del tecnico.

94 Jeremy Menez (Francia) · Trequartista (’87) – Talento da sempre inespresso, tutti ne aspettano l'esplosione parlando di una delle promesse più cristalline del calcio mondiale, invece questo botto non arriva mai e Menez resta ancora uno dei tanti incompiuti che finiscono per perdersi nei meandri della loro indolenza. Ranieri sogna di trasformarlo in un campione ma intanto lo detesta, proprio per questa sua mancanza di impegno che lo rende indigesto a un maniaco del lavoro come il mister romano. Potrebbe ritagliarsi uno spazio importante anche dal 1' viste le assenze di Totti e Toni. 

ALTRI GIOCATORI:

 1 Bogdan Lobont (Romania) · Portiere (’78)

 3 Marco Andreolli · Difensore centrale (’86)

10 Francesco Totti · Trequartista/Punta (’76)

14 Ricardo Faty (Francia) · Centrocampista centrale (’86)

22 Max Tonetto · Terzino sinistro (’74)

25 Artur (Brasile) · Portiere (’81)

27 Julio Sergio Bertagnolli (Brasile) · Portiere (’79)

29 Nicolas Burdisso (Argentina) ·  Difensore centrale (’81)  

30 Luca Toni · Punta (’77)

 

L’ALLENATORE

Claudio RANIERI

Nato a Roma il 20 ottobre 1951

IN SERIE A:  330 partite totali

        – 142 vinte

        – 107 pareggiate 

        – 81 perse  

CONTRO IL NAPOLI: 11 partite ( 8 V, 1 N, 2 P)

CONTRO MAZZARRI: 5 partite (5 N)

MODULO TATTICO: 4-3-1-2  o  4-2-3-1

GIOCATORE PIU’ IN FORMA: In una squadra che sta strabiliando tutti rosicchiando punti su punti all’Inter il calciatore che più degli altri stupisce è John Arne Riise. Il taglialegna norvegese parte da terzino ma si trasforma in attaccante aggiunto ogni qual volta arriva nei pressi dell’area di rigore. Ormai segna quanto un attaccante e spesso si tratta anche di gol molto pesanti, come quello che ha deciso lo scontro diretto con la Juventus. 

PUNTO FORTE: Un’organizzazione tattica impeccabile è da sempre il marchio di fabbrica di Ranieri, che da allenatore italianissimo con vocazione internazionale riesce a conciliare la voglia di stupire con un’ottima solidità difensiva. Quando colpisce di rimessa la Roma è micidiale ma ultimamente ha ritrovato anche la personalità giusta per imporre il proprio gioco. Sette vittorie consecutive in campionato non si fanno a caso.

PUNTO DEBOLE: L’andamento in campionato direbbe il contrario, eppure nelle ultimissime uscite la Roma ha accusato una leggerissima flessione. Le due sconfitte contro i greci del Panathinaikos sono state intervallate da una vittoria poco convincente contro il Catania. Sarebbe un’eresia affermare che una squadra con una simile serie positiva (14 risultati utili consecutivi) sia sulle gambe, eppure qualche piccola crepa inizia a vedersi. Forse anche per i molti impegni ravvicinati, che stanno stancando i ragazzi di Ranieri che rischiano prima o poi di pagare dazio.

COSI’ LO SCORSO ANNO: Napoli-Roma 0-3

NAPOLI: Gianello; Santacroce, Cannavaro, Contini; Maggio, Blasi (36′ st Montervino), Pazienza (1′ st Bogliacino), Gargano, Mannini; Lavezzi, Zalayeta (21′ st Denis). All.: Reja.

ROMA: Doni; Cassetti, Mexes, Juan, Riise; Taddei (37′ st Perrotta), De Rossi, Pizarro (1′ st Aquilani), Brighi; Baptista,Vucinic (25′ st Menez). All.: Spalletti.

ARBITRO: Morganti di Ascoli.

MARCATORI: nel pt 18′ Mexes, 32′ Juan; nel st’ 5′ Vucinic.

NOTE: Ammoniti: Pazienza, Taddei, Contini, Cannavaro, Gargano, Montervino e Santacroce per gioco scorretto. Angoli: 8-6 per la Roma. Recupero: 1′ e 1′. 

MARCATORE MIGLIORE: Totti (10 reti)

SQUALIFICATI: Nessuno

INFORTUNATI: Toni, Totti, Julio Sergio

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