LA BELLA E LA BESTIA

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Doveva essere partita a scacchi, e partita a scacchi è stata. Data la nomea dei due allenatori, Napoli-Albinoleffe era la classica partita da "under" sulla scommessa, e infatti i due grandi vecchi delle panchine cadette non hanno deluso le aspettative. Ma alla fine il risultato sorride al Napoli, e sono cinque, ormai il filotto azzurro sta diventando un treno che marcia spedito verso un solo obiettivo, un Eurostar che viaggia verso la promozione diretta con passo molto più spedito rispetto alle dirette concorrenti, che al confronto sembrano miseri interregionali. Ancora uno stop per il Mantova, ancora uno stop per il Bologna. Se finisse oggi il campionato l'unica squadra a "salvare" i playoff sarebbe il Rimini, e per il rotto della cuffia, visto che dista di ben otto punti dallo spumeggiante Genoa di Gasperini. Adesso saranno decisive le due trasferte di Brescia e Mantova, facendo risultato in entrambe il Napoli sarebbe lanciatissimo, e a quel punto la serie A dovrebbe solo regalarla, per perderla.

Certo che per il gran galà serale della serie cadetta non era certo quella del San Paolo la partita da scegliere, se si voleva offrire dello spettacolo. Partenopei che partono spediti, con tre minuti di alto spessore agonistico, salvo finire poi a galleggiare nella solita mediocrità sorniona. E a proposito di soliti noti, è di nuovo il Pampa a sbloccare il risultato, lui che come Reja e Mondonico ha fatto esattamente ciò che si aspettava da lui. Il solito peso specifico strepitoso fornito al reparto avanzato, e uno strapotere fisico impressionante, dimostrato anche in occasione del gol. Stacco imperioso, su preciso cross di Domizzi. E certo, se aspettavamo Rullo… Già, Rullo, lui e Garics sono stati lanciati nella mischia per far rifiatare Grava e Savini, che a dirla tutta era squalificato, e hanno reso perfettamente l'idea del perché siedono sistematicamente in panchina, o peggio in tribuna. Il primo sempre in ritardo sul pallone, mai troppo propositivo né troppo sicuro nella fase difensiva, l'austriaco invece sembra un mansueto agnellino, che non sa mai cosa fare col pallone fra i piedi. Forse hanno solo bisogno di fiducia, di ritrovare minutaggio e continuità di rendimento, per fortuna la loro inconsistente prestazione non ha inciso sul risultato finale. A completare il quadro degli insufficienti il fumoso Pià, mai pericoloso anche perché contrastato benissimo dall'attenta difesa bergamasca. Infine il macchinoso Dalla Bona, invisibile nel primo tempo e in discreta crescita nella ripresa; sicuramente più efficace Fabio Gatti.

Da registrare invece l'ottima prestazione del terzetto difensivo, i tre cagnacci che stazionano davanti alla porta di Mr.Provvidenza Iezzo (ancora un salvataggio all'ultimo minuto per lui) hanno reso praticamente inoffensivi gli avanti avversari, con una sicurezza che avrebbe arginato anche molti attaccanti di categoria superiore. E che siano state le difese i reparti migliori in campo è un dato significativo per indicare l'andamento della partita: argini e dighe a protezione della propria porta, è più importante non prenderle che darle, le asfissianti marcature a uomo di Mondonico hanno reso la vita difficile a Bogliacino in primis, ma anche agli attaccanti. 

Per fortuna alla fine il Napoli è riuscito anche a darle, e sono altri tre punti fondamentali per l'obiettivo, ormai l'unica cosa da perseguire con i paraocchi, perché ai fronzoli ci abbiamo dovuto rinunciare già da molto, moltissimo tempo. Non come il Genoa, che anche oggi ha offerto una prestazione sensazionale, soprattutto sul piano del gioco. Eppure sono entrambe lì, le due nobili, i liguri e i campani, la Bella e la Bestia, a braccetto per il rush finale, con un ritmo forsennato che sta facendo vittime eccellenti. A ben guardarle, il Genoa di Gasperini sembra una bella donna, appariscente e affascinante, e per questo corteggiatissima e di successo. Il Napoli invece sembra un uomo muscoloso ma un po' rozzo, che nonostante tutto con il suo savoir faire riesce a conquistare anche le prede più ambite, quindi ugualmente di successo. La speranza è che questo sodalizio prosegua fino al termine del torneo, e che questa favola si concluda con il lieto fine, con entrambi i protagonisti che coronano il proprio sogno e partono insieme per un fantastico viaggio di nozze, un viaggio chiamato Serie A.

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