INLER DA RE LEONE AD AGNELLINO
Gokhan Inler di origine turca e nazionalità svizzera è un centrocampista metodista che gioca davanti alla difesa e che detta i tempi. Cercato dall’Udinese già nell’estate 2010 approda, dopo una lunga telenovela, l’anno successivo nelle fila azzurre per una cifra altissima, circa 18 milioni di euro. Sembrava essere destinato alla maglia bianconera ma il neo allenatore juventino Antonio Conte gli preferì Vidal e “Napoleone” accettò l’offerta del patron De Laurentiis. Presentato in pompa magna sulle navi da crociera e con la maschera del Leone, il calciatore che pure è il capitano della nazionale svizzera, è sembrato già dalle prima apparizioni, un agnellino. Chiunque avrebbe scommesso sulle sue qualità, che credono restino ancora indiscusse, ma nessuno si aspettava un ambientamento così negativo. Apparso spaesato già dalle amichevoli estive, ha continuato a non convincere per tutto il campionato anche se si è sperato sempre in un suo maggior ambientamento in azzurro. A parte un gol importantissimo in Champions lo scorso anno, non c’è praticamente traccia di lui. Mister Mazzarri ne esaltava le qualità balistiche, il suo tiro da fuori ma il suo inserimento nel meccanismo azzurro è apparso sempre piuttosto complicato. La coppia titolare, nei piani di mister Mazzarri, doveva essere tutta svizzera con Dzemaili al suo fianco ma poi, complice un grande dinamismo e grossa personalità di Gargano a farci le spese fu proprio Dzemaili che perse il posto anche se, quest’anno dopo essere stato ad un passo dalla cessione piuttosto indolore, è riuscito a riprendersi con gli interessi il suo posto e sovvertire le gerarchie. Dunque ancora una stagione deludente di Inler, nonostante il presidente sotto dettatura del tecnico avrebbe scommesso che quest’anno avremmo visto il vero Inler. C’era chi parlava di un difficile ambientamento in un centrocampo a due ma il tecnico ha cercato di aiutarlo arretrando Hamsik sulla linea mediana ed il rendimento dello svizzero non è affatto cambiato. Quest’inverno qualcuno si era fatto fuorviare dai sei gol realizzati credendo che fosse l’anno della riconsacrazione ed invece, lo stesso Mazzarri ha dovuto ricredersi, perché da quando è stato messo fuori squadra, schierandosi con Behrami davanti alla difesa e Dzemaili ed Hamsik come trequartisti, il Napoli ha ripreso a volare. Dunque ancora una volta un Inler che è stato scavalcato nelle gerarchie ha dimostrato di essere inadatto al gioco del tecnico toscano. Troppo lento e macchinoso ha perso diversi palloni davanti alla difesa con altissimo rischio per la retroguardia e non è mai riuscito a prendere per mano la squadra dimostrando carenze sia di dinamismo che di personalità. Un grosso rammarico è rappresentato dal fatto che, per difendere le proprie scelte e le gerarchie, qualcuno ha fatto fuggire uno dei più grossi talenti del calcio nazionale che, a soli 21 anni, ha diretto il centrocampo della squadra campione di Francia, che è uscita dalla Champions senza mai perdere e che l’anno prossimo potrebbe andare a giocare nel Real Madrid.