Raul Albiol, un pilastro che non andava discusso
Considerato con i suoi compagni di squadra “un pacco o lo scarto del Real” ma calciatori come lui non possono essere messi in discussione, piuttosto bisogna analizzare il gap tecnico tattico per giudicarlo meglio
Vittime innocenti – Napoli è una città che vive di calcio, i tifosi sono passionali, danno tutto per quella maglia ma non si può certo affermare che ci sia equilibrio nelle valutazioni. E spesso non è solo un problema dei tifosi. Molti, troppi opinionisti, a sentenziare, a parlare di quello o dell’altro errore ed è così che alcuni si trovano nel mirino, anche da vittime innocenti. E’ successo a tutti, forse soltanto Maradona è stato esentato dal giudizio universale. Rafa Benitez ne è un testimone ma ad inizio anno Raul Albiol è finito spesso nell’occhio del ciclone.
Raul Albiol – centrale del Napoli e della Nazionale spagnola nonchè ex difensore del Real Madrid, pupillo di Rafa Benitez con il quale è arrivato nell’estate 2013, considerato un calciatore di esperienza internazionale ed in grado di assicurare un buon rendimento e tanta esperienza al reparto difensivo è stato messo in discussione nella prima parte della stagione, certamente non proprio brillante. Un rinforzo di spessore, da rispettare anche perchè non è che il Napoli sia andato spesso a comprare nel mercato del Santiago Bernabeu. Albiol è uno dei giocatori più pagati dal club anche perchè la sua capacità di comandare la difesa e la sua esperienza sono valori che difficilmente si trovano se non quando vai a forzare sugli ingaggi cosa non proprio gradita a De Laurentiis. Ma si capisce che nel suo caso sia stata fatta un’eccezione proprio per offrire al tecnico un elemento di fiducia su cui fondare la fase difensica che, ricordiamolo, passava da cinque a quattro uomini.
Analisi delle critiche feroci – Le critiche sono piovute per tutti, ricordiamo che anche i suoi compagni di squadra Callejon ed Higuain venivano considerati “un pacco” o gli “scarti del Real Madrid“. Probabilmente avrà pagato la situazione nuova, ovvero il doversi adattare ad un compagno di reparto totalmente diverso da Fernandez. Creare meccanismi giusti in così poco tempo non è semplice, soprattutto se, alla difesa togli anche un portiere come Reina in grado di comandare la difesa. Allora il povero Albiol è diventato il capro espiatorio cui consegnare le colpe di alcune disfatte, a partire da quella del San Mames. Ricordiamo che in quell’occasione c’era una difesa inedita con Maggio e Britos in scadenza e lo stesso Koulibaly alla seconda apparizione con il Napoli, così come Rafael con il quale fece la frittata nei minuti finali del match.
La fase difensiva – deve potersi giovare non solo delle bravure dei singoli ma anche di un’organizzazione di squadra e soprattutto dell’aiuto da parte di tutti, a partire dagli attaccanti. Spesso Raul ha dovuto, invece, sobbarcarsi il peso della difesa sulle spalle e questo, accompagnato anche da una forma non proprio eccellente, l’ha portato ad un rendimento al quale non eravamo abituati. Ma uno così non va discusso perchè rappresenta un pilastro, perchè una squadra deve avere una spina dorsale fondata su portiere, centrale difensivo, centrale di centrocampo ed attaccante. Il Napoli deve riflettere su questo, ed i critici analizzare forse la carenza in alcuni ruoli come quello del portiere e del centrocampista piuttosto che discutere Albiol. Lui si che è un pilastro, ed appena ha ritrovato la forma ed il Napoli il giusto equilibrio la sua forza si sta consolidando dimostrando che uno così non andava discusso!