IL NAPOLI RITORNA SULLA TERRA: 0-0 AL SAN PAOLO CONTRO LE RONDINELLE

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NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica (81’ Yebda); Maggio, Gargano, Pazienza (73’ Lucarelli), Dossena (58’ Mascara); Hamsik, Zuniga; Cavani. A disposizione: Iezzo, Santacroce, Ruiz, Yebda, Mascara, Sosa, Lucarelli. All. Mazzarri

BRESCIA (3-5-2): Arcari; Zebina, Mareco, Zoboli; Zambelli (21’ Accardi), Hetemaj, Konè (84’ Eder), Vass, Berardi; Diamanti (76’ Lanzafame), Caracciolo. A disposizione: Leali, Bega, Accardi, Daprelà, Baiocco, Lanzafame, Eder. All. Iachini

ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo

AMMONITI: 39’ Hetemaj, 52’ Dossena, 53’ Mareco, 73’ Diamanti, 74’ Aronica, 79’ Accardi, 91’ Cannavaro

ESPULSI: 34’ Mazzarri (all. Napoli per proteste)

RECUPERO: 3’ p.t. – 5’ s.t.

Finisce oggi il sogno scudetto del Napoli, e da domani si dovrà pensare a difendere il terzo posto. Gli uomini di Mazzarri non riescono a superare il fortino Brescia al San Paolo dopo una partita tutta cuore ma poca testa. Ancora imbattuta la difesa azzurra a Fuorigrotta, ma anche il reparto offensivo non gira più come qualche settimana fa, e lo 0-0 è inevitabile. Una sola rete infatti per il Napoli nelle ultime tre uscite in campionato, quella contro il Catania a firma tra l’altro di Zuniga, non certo un attaccante. Non un caso che le tre partite siano state proprio quelle dell’assenza di Lavezzi, unico giocatore in grado di creare la superiorità numerica, di saltare l’uomo e di aprire gli spazi  in  una squadra ancora con poca fantasia e priva di un metronomo che detti i tempi a centrocampo. L’unica consolazione è che con oggi, il Pocho ha pagato il suo debito con la “giustizia” e dalla prossima gara, la trasferta di Parma, potrà tornare a far traballare le difese avversarie. E a far sorridere uno spento, ma sempre generoso, Cavani.

LA PARTITA – Mazzarri schiera a sorpresa Zuniga come vice Lavezzi con Mascara, favorito alla vigilia, che finisce in panchina. Neanche il tempo per il direttore di gara di fischiare l’avvio, che il Napoli arriva già in area avversaria con un buon inserimento di Maggio, che guadagna un corner. Sulla battuta dalla bandierina gran colpo di tacco di Cavani con Arcari che blocca sulla linea, mentre il Matador reclama il gol-fantasma. Il Napoli è vivo, e all’8’ il bomber azzurro scaglia un gran tiro di interno destro, respinto ancora in angolo. Al 13’ si vede il Brescia: Gargano sbaglia un appoggio a centrocampo e permette a Caracciolo di ripartire, ma l’attaccante dal limite dell’area conclude fuori strozzando il pallone. Il Napoli è più propositivo mentre gli ospiti provano in contropiede, con lo stesso Caracciolo che sembra essere l’uomo più pericoloso del Brescia, mentre il suo alter-ego azzurro Cavani appare troppo isolato in avanti, spesso costretto a venirsi a prendere il pallone sulla tre quarti. Ma gli uomini di Mazzarri accelerano improvvisamente, creando tre palle gol dal 26’ al 28’. Prima con una manovra dalla destra che si sviluppa sull’asse Campagnaro-Hamsik: lo slovacco conclude da posizione defilata ma Arcari dice di no, poi sulla respinta Cavani impatta su un difensore. Un minuto dopo è ancora Hamsik a sfiorare la rete con un bel tiro dal limite che sfiora la traversa. Infine è il turno di Zuniga, che su un cross di Gargano colpisce di testa il pallone dando vita ad una parabola alta ed insidiosa, ma l’estremo difensore nega ancora il gol. Il primo tempo si chiude sullo 0-0, con Mazzarri espulso per proteste a causa di un presunto rigore negato agli azzurri al 34’.

I secondi 45 minuti si aprono con un Brescia più pimpante rispetto alla prima frazione, ma è ancora il Napoli a sfiorare il gol: Cavani smista un ottimo pallone sulla destra, Maggio arriva sul fondo e mette al centro ma l’uruguaiano è anticipato prima di un comodo impatto di testa in piena area. Gli azzurri ci provano con insistenza ma si espongono alle ripartenze delle Rondinelle. Al 56’ Zuniga serve un buon pallone sull’inserimento di Maggio, ma l’esterno ex blucerchiato non è in giornata di grazia e manca l’aggancio. Tre minuti più tardi sono gli ospiti ad andare vicini al vantaggio con un dialogo Caracciolo-Diamanti, con quest’ultimo che fa fuori due difensori azzurri sulla linea corta dell’area di rigore ma che poi conclude alto peccando di egoismo. Al 58’ Mascara subentra a Dossena, nel tentativo di far accendere la luce ad un Napoli che inizia ad appannarsi. Al 68’ Hamsik si procura un ottimo spazio sulla destra, entra nei 16 metri ma invece di tirare serve Cavani in off-side, sprecando una limpida occasione. Lucarelli subentra a  Pazienza per tentare di scalfire la difesa bresciana negli ultimi 20’. Ma al 79’ è il Brescia a provarci con un tiro di Caracciolo terminato sull’esterno della rete. Un minuto dopo episodio dubbio in area ospite: Mareco abbatte Mascara ma Mazzoleni inverte inspiegabilmente la punizione. All’85’ gran rischio per il Napoli, con Lanzafame che pesca Caracciolo dimenticato dai difensori in area, ma l’attaccante è poco lucido e si fa recuperare. All’88’ Cavani mette al centro un pallone forte e teso, ma Lucarelli non è reattivo dopo una respinta corta di Berardi e non insacca. Al 94’ un miracolo di De Sanctis salva il Napoli dopo una palla persa di Gargano a centrocampo che apre la strada ad un 2 contro 1 del Brescia. Il cuore messo in campo dagli azzurri per lunghi tratti della gara  non basta: finisce 0-0 e il Napoli rallenta ancora la sua corsa con l’Udinese che si fa sotto ed insidia il terzo posto.

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