CI STATE PRENDENDO IN GIRO? A FINE CAMPIONATO BISOGNA SPEGNERLI…

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Ad oggi, Mediaset è praticamente padrone della tv nazionale digitale che crea fatturati enormi e sponsorizza ogni tipo di interesse personale tanto da raggiungere quasi 4 milioni di abbonati in questi ultimi due anni .Chiaramente la televisione è il mezzo di comunicazione più importante del paese servendosi del calcio come sport principale e maggiore cassa di risonanza. Tutto ciò che la tv smercia diventa ben presto legge per che è incollato ad ascoltare e guardare arrivando perfino a credere in ciò che si cerca di snocciolare pur di nascondere la realtà cruda e pungente. Attualmente, non ci sono statistiche definitive ma possiamo immaginare come il tifo partenopeo arricchisca le casse di Mediaset essendo parte di un bacino d'utenza enorme e perlopiù sparpagliato per tutta l'Italia con l'ovvia impossibilità di seguire la propria squadra dal vivo. Questo dovrebbe mettere Napoli e il Napoli in una posizione di tutto rispetto e invece no: il gioco è la consapevolezza di una difficoltà generale in campo economico che obbliga gli stessi utenti ad accettare passivamente ogni cosa pur di seguire, anche se televisivamente, la propria squadra del cuore; un gioco eticamente scorretto e commercialmente appropriato.

Tocchiamo il punto saliente della situazione e i vari personaggi diventati protagonisti in questi mesi: la tv nazionale commerciale ha inizialmente applaudito il Napoli facendo leva sulla solita retorica dell'entusiasmo, della passione e del colore , ma poi, a lungo andare, Napoli è diventata pericolosa per le finanze già barcollanti delle grandi società del Nord, pertanto è stato avanzato un vero e proprio attacco mediatico! Da qualche settimana ascoltiamo persone come Giuseppe Cruciani, comodamente seduto nel salotto di Controcampo, infangare continuamente la società azzurra attraverso provocazioni e offese oltre alle varie inesattezze giornalistiche pericolose interpretando a proprio piacimento dichiarazioni e azioni. Sono tante le circostanze da poter rilevare come esempio, l'ultima, cronologicamente parlando, riguarda il Presidente Aurelio De Laurentiis che cerca di scuotere il pubblico per sostenere la squadra nonostante l'ennesimo errore arbitrale, ma per il giornalista Franco Ordine (da anni dipendente del Il Giornale di Berlusconi) spalleggiato dal Cruciani , "quello del presidente azzurro,  è un atteggiamento gravissimo atto ad incitare la violenza.  Il bombardamento mediatico è continuo e pressante ledendo in modo inequivocabile l'intelligenza delle persone.

Si è passato al caso Lavezzi dove i dipendenti di Mediaset meneghini e napoletani, hanno fatto di tutto con interventi nelle varie radio e tv partenopee per denunciare la loro estraneità al giudizio della Corte Federale che si è svolto sulle immagini di mediaset. Poi ieri nella trasmissione nel dopo gara, un becero Arrigo Sacchi a cui si vede ancora brucia la perdita del secondo scudetto del 1990, ha offeso e dileggiato Mazzarri qualificandolo come un maleducato per uno scambio di opinioni non gradito con una sconosciuta moviolista del biscione. Poi il "profeta di Fusignano" ha fatto dell’ ironia sgradevole sostenendo: “ma questo Napoli dove voleva arrivare, glielo abbia fatto credere noi che poteva lottare per lo scudetto. Ci sono squadre che lottano per la salvezza che hanno un’organizzazione migliore di quella che ha dato Mazzarri.”

Il cronista Bargiggia poi prima di Milan- Napoli definì gli azzurri come:" Gli indiani affamati usciti dalla riserva dopo un ventennio di decadimento seguito ai fasti di Maradona" Non è il solo a tenere tali comportamenti, altri personaggi alzano la cresta quando si tratta di Napoli etichettando i partenopei come "vittimisti" solo perchè si comincia a gridare il proprio sdegno, ma resta il fatto che di fronte a un minimo d'intelletto e ad una buona dose di coraggio le difficoltà arrivano anche per loro pertanto soggetti del genere sono immediatamente eliminati.

Se ne potrebbero dire tante, ma i nostri consigli per mantenere un minimo di dignità sono due: 1) Dopo aver visto una partita, spegniamo la tv così ci risparmieremo la voce di persone fallite brave a fare da sapientoni; 2) una pubblicità ben chiara dice "Libero di scegliere", bene, scegliamo di non farci prendere più in giro! A Napoli c'è un detto vecchio quanto il mondo: senza denari, non si cantano messe! Le tessere Mediaset lasciamole ai tifosi del Milan

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