IL NAPOLI DA TRASFERTA PASSA ANCHE AL BENTEGODI

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VERONA (4-4-2): Pegolo; Turati, Sibilano, Biasi, Magliocchetti (31'st Cutolo); Ferrarese, Pulzetti, Guarente, Iunco; Ferrante (13'st Nieto), Da Silva (13'st Babù). In panchina: Franzese, Comazzi, Greco, Mazzola, Cutolo. Allenatore: Ventura.

NAPOLI (5-3-2): Gianello; Grava, Cannavaro, Domizzi; Garics, Amodio, Gatti, Dalla Bona, Savini (18'st Giubilato); Sosa (27'st De Zerbi), Calaiò (39'st Bucchi). In panchina: Marino, Rullo, Trotta, Pià. Allenatore: Reja.

MARCATORI: 2'st Domizzi, 11'st Calaiò, 15'st Pulzetti, 48'st Dalla Bona

ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno.

NOTE: Spettatori: 10 mila circa. Espulso: 45'st Reja per proteste. Ammoniti: Savini, Da Silva, Sosa, Sibilano, Amodio. Angoli: 11-2 per il Verona. Recupero: 0', 5'.

Il Napoli arrivato a Verona doveva dimostrare sul campo di credere ancora nella promozione diretta. Il pareggio del San Paolo, che aveva messo di nuovo in gioco i Play off, e la mancanza di tifosi sugli spalti, a causa della decisione di chiudere il Bentegodi ai tifosi partenopei, potevano andare a limare  le motivazioni di una squadra, che affrontava invece un Verona che era costretto a fare risultato per sperare di uscire dalla zona play out, affrontando per di più questa sfida forte della vittoria netta di Mantova.

A causa delle tante assenze Reja è stato costretto a spostare Grava al centro della difesa,  inserendo Garics come quinto centrocampista di destra. Il Verona inizia la gara in maniera arrembante, dopo soli cinque  minuti Da Silva si ritrova solo in aria ma viene fermato da un intervento perentorio di Domizzi che salva in scivolata; le difficoltà maggiori per gli azzurri arrivano dalle fasce, soprattutto sulla destra, dove Savini non riesce a tenere a bada il veloce Ferrarese; Il Napoli si ritrova a subire il gioco avversario anche a causa dell’impostazione tattica troppo difensiva. Garics e Savini rimangono bloccati troppo spesso sulla linea dei difensori e i tre centrocampisti Gatti Amodio e Dalla Bona si preoccupano quasi esclusivamente della fase difensiva. Al 15’ si sgancia Domizzi e arriva a crossare dalla sinistra ma Sosa in area colpisce alto, il Verona reagisce subito e un minuto dopo, su una palla crossata in area, Sibilano riesce ad anticipare i difensori napoletani e di testa tocca a colpo sicuro ma Giannello fa il “Iezzo” e compie una splendida parata tuffandosi sulla sua destra. Reja dopo 20 minuti di gioco da importanti istruzioni ala squadra facendo in modo che i due esterni si avvicinino di più alla linea dei centrocampisti e che Dalla Bona vada ad appoggiare maggiormente gli attaccanti; in questo modo il Napoli riesce ad allentare la morsa veronese e al 23’ su cross di Garics e spizzicata di Sosa proprio Dalla Bona, in inserimento, manca il bersaglio grosso di testa davanti alla porta di Pegolo sprecando la più clamorosa delle occasioni. Il Napoli termina la prima frazione di gioco riuscendo a prendere le misure ad un avversario determinato e pimpante.

La ripresa è folgorante, al primo minuto Dalla Bona si guadagna un calcio d’angolo, che lui stesso va a battere, dal cross dal mucchio di uomini in aria spizzica Domizzi e porta il Napoli in vantaggio. Gli uomini di Ventura reagiscono con impeto, e guadagnano tre corner consecutivi che non creano però particolari rischi; ma è ancora il Napoli a passare, Dalla Bona appoggia un pallone rasoterra fuori aria per Calaiò che colpisce al volo, la palla rimbalza davanti a Pegolo che tocca in maniera maldestra ma non riesce ad evitare il goal. Ventura corre subito ai ripari toglie i due attaccanti, Ferrante e Da Silva, e inserisce il velocissimo esterno offensivo Babù e l’attaccante argentino Nieto. Il Verona non ci sta a perdere e chiude il Napoli nella sua metà campo; al 15’ su un cross Veronese Garics colpisce all’indietro centrando una clamorosa traversa con Giannello immobile, sul proseguimento dell’azione, Babù appoggia una palla fuori area per il tiro di Pulzetti che con un tiro preciso dal limite riapre la partita. Reja inserisce Giubilato al posto di Savini, con Grava si sposta a sinistra, per aumentare il peso specifico della difesa. Il Verona si rende pericoloso più volte senza trovare però la porta tranne che al 35’ quando Giannello compie due autentici miracoli su Babù da distanza ravvicinata; con un Verona proteso in attacco il goriziano tenta la carta De Zerbi al posto del lento Sosa e successivamente manda in campo Bucchi al posto di Calaiò, proprio quest’ultimo in contropiede riesce ad appoggiare un pallone smarcante per l’accorrente Dalla Bona che al 92’ mette a segno il goal della sicurezza.

Intanto sugli altri campi si consumava il miracolo napoletano, la Juventus e l’Arezzo mettevano fuori gioco rispettivamente Mantova e Rimini, dirette inseguitrici del Napoli, permettendo ai partenopei di ritrovarsi a più 11 sul quarto posto.A due gare dal termine è lecito crederci, il Napoli affronterà sabato prossimo un Lecce che non lotta più per nulla e all’ultima dovrà vedersela con un Genova che potrebbe anche essere già promosso, forse questa vittoria di Verona ce la ricorderemo a lungo. 

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