HELLAS VERONA – NAPOLI: CONQUISTIAMO LA TERRA LEGHISTA!
Altro che semplici sfottò o goliardia: tra Napoli e Verona c'è un odio profondo, lontano, che cresce costantemente grazie alla classe politica incompetente e volgare. Dalla notte dei tempi, infatti, le due città non si sono mai amata e tantomeno rispettate; dalle conquiste di Federico II di Svevia alla brava donna di Giuletta il passo è sembrato sempre più breve.Proprio qui, al Bentegodi, uno dei primi Napoli dell'era De Laurentiis mise le mani sulla promozione in massima serie sbancando 4 a 2 un terreno ostico e dal clima odioso quanto disprezzabile. Oggi le cose sono leggermente cambiate anche il diktat è lo stesso: gli azzurri crescono e studiano da grandi, il Verona prova a sorprendere mantenendo l'etichetta di sorpresa del torneo finchè tutto è bello e duraturo. Purtroppo, però, le serpi non arrivano solo dalla città più leghista d'Italia, ma anche da qualche filibustiere delle nostre parti che prova, invano, a passare per intelligente creando tensioni e zizzania. Ad oggi, infatti, si prova ad incolpare Rafa Benitez del terzo posto in classifica ignorando, evitando, nascondendo la reale condizione dei fatti in relazione con il recente passato.Un tempo si era troppo abituati agli alibi, alle mezzucce e ai piagnistei. La Champions doveva togliere punti al campionato e chi provava a far passare per legge naturale tale idea da provinciale si è ritrovato ad ingoiare un Napoli con un punto in più in Europa rispetto alla precedente esperienza e con 11 punti in più in campionato mentre altri, i professori, i maghi, i fenomeni, riescono nei clamorosi miracoli a ritrovarsi dietro allo score di Stramaccioni e fuori agli ottavi di Coppa Italia dopo ben 11 anni. Ecco i numeri veri e concreti da presentare, ma quando si resta nella provincialità più totale è difficile notare come aldilà del proprio naso il mondo è molto più ampio e competente!
Hellas Verona. Andrea Mandorlini è riuscito a sorprendere tutti. Plasmatosi anima e corpo con la piazza anche in determinati modi di ragionare, il tecnico è riuscito a racimolare ben 32 punti, addirittura uno in più di chi dovrebbe essere terzo per monte ingaggi! Modulo atipico con un 4-3-3 che effettivamente diventa 4-5-1 con i due esterni pronti a coprire in ripiegamento difensivo. Difesa brava nel gioco aereo e centrocampo molto fisico ad eccezione di Jorginho, vera perla veronese e vicinissimo al passaggio di testimone proprio con il Napoli, che garantisce mobilità e qualità; Toni sarà il terminale offensivo assistito molto più da Iturbe mentre Gomez proverà a spostarsi centralmente per creare superiorità numerica
Formazione (4-3-3) Rafael (1); Cacciatore (22), Maietta (28), Moras (18), Agostini (33); Jorginho (19), Romulo (2), Halfredsson (10); Iturbe (15), Gomez (21), Toni (9)
All. Andrea Mandorlini
Indisponibili. Nessuno
Ballottaggi. Agostini 80% – Albertazzi 20%
Napoli. Rafa Benitez sconvolge tutti e studia un nuovo piano per proteggere la difesa, unico punto debole della squadra. Il modulo da presentare dovrebbe essere un 4-3-3 stile Barcellona con un mediano a schermo per fare da protezione e due centrocampisti con compiti di impostazione e affondo centrale mentre i due esterni agiranno da seconda punta. Terzini chiamati alla spinta anche se il settore mancino potrebbe restare leggermente bloccato mentre l'altro binario potrebbe salire molto più spesso; Inler sostituirà Behrami nel ruolo di frangi flutti mentre il rientrante Hamsik proverà a dare superiorità in fase di contropiede. I ritmi potrebbero diventare l'arma in più per gli azzurri soprattutto se ben combinati con il possesso palla
Formazione (4-3-3) Rafael (1); Maggio (11), R. Albiol (33), Fernandez (21), Reveillere (2); Inler (88), Dzemaili (20), Hamsik (17); Callejon (7), Insigne (21); Higuain (9)
All. Rafa Benitez
Indisponibili. Zuniga, Mesto, Reina, Behrami
Ballottaggi: Insigne 60%-Mertens 40%; Dzemaili 55 %-Mertens 45 %