FIFA BLUES

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Non sarà semplice, ma non sarà neanche impossibile. Fra le sei avversarie che poteva trovare, il Napoli ha pescato proprio la più grande incognita di tutte. Il Chelsea è forte, ha blasone e campionissimi dalla sua, ma anche una situazione di perenne work in progress che non fa stare per nulla tranquillo Villas Boas. Il tecnico portoghese, “comprato” quest’estate dal Porto per 15 milioni, ha trovato un bel rebus da sciogliere, e sembra non esserci ancora riuscito. Mazzarri si lamenta ma forse, per una volta, potrebbe anche guardare il bicchiere mezzo pieno. Vediamo perché.

PERCHE’ SI PUO’ BATTERE – La squadra londinese attraversa una sorta di decadentismo da fine ciclo, che in questo avvio di stagione ha creato non pochi problemi. Tanti campioni sono ormai spremuti o bramano un trasferimento, sono arrivati trionfi a livello nazionale e forse quei protagonisti non ce la fanno più a tirare la carretta. Drogba e Lampard ma anche Terry, Cole, Malouda ed Essien. Tutti ultratrentenni (solo Essien è dell’82) che ormai hanno speso il meglio della carriera. Altri più giovani sono in crisi nera, vedi Ivanovic e Fernando Torres. Con un mercato in fermento, specie in uscita, è difficile prevedere cosa sarà il Chelsea a febbraio: per quando i Blues affronteranno il Napoli, l’ennesimo cantiere aperto da Abramovich sarà chiuso da meno di un mese, e resta da vedere se il capocantiere sarà ancora lo stesso. Poi non dimentichiamoci che i londinesi avranno comunque di fronte il Napoli ammazza-inglesi: gli azzurri hanno battuto già il Manchester City, che è in vetta alla Premier, quindi se la matematica non è un’opinione…

PERCHE’ PUO’ BATTERCI – Saranno anche bolsi, ma sono pur sempre campioni. Le individualità a disposizione di Villas Boas sono alcune grandi eccellenze del calcio europeo. Gli spagnoli Juan Mata e Fernando Torres (se si sveglia dal sonno) possono cambiare la partita in un lampo, ma anche i grandi vecchi come Lampard e Drogba (quest’ultimo però è in procinto di partire a gennaio) possono avere il guizzo vincente in ogni momento. La condizione è in netta ripresa, la crisi sembra ormai alle spalle e lo dimostrano gli ottimi successi di queste settimane, ultima la vittoria in Premier contro il City capolista. La situazione del Chelsea potrebbe ricalcare un po’ quella del Bayern Monaco di due anni fa: crisi nera per i primi tre mesi, con Van Gaal sulla graticola, poi una lenta ripresa e il culmine di un rush finale di livello assoluto, con il Meisterschale e la finale di Champions contro l’Inter. Infine la questione mercato: con i soldi che ha Abramovich a febbraio il Chelsea potrebbe avere un attacco tutto nuovo e qualche ritocco anche in altri reparti, per questo fare previsioni adesso non è per niente semplice. Il calcio non è matematica, si può vincere con la prima e perdere con la quarta, ma proprio perché non è matematica Villas Boas non può dormire sonni tranquilli. Il Chelsea potrà acquistare fior di campioni, ma neanche una vagonata di sterline può comprare l’anima che il Napoli ha mostrato in Champions.

 

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