LE VESPE SULLA DIFENSIVA

Salvatore Di Somma aspetta il derby non solo per provare a giocare uno scherzetto ad una squadra di cui è tifoso, ma anche per assaporare, finalmente, la gioia di sedersi sulla panchina del "Romeo Menti". Finora non gli è mai riuscito di guidare la sua formazione davanti al pubblico amico, ma stavolta l’ex libero dell’Avellino potrà meritatamente sedersi in panca dopo aver "fritto il pesce con l’acqua" per buona parte della stagione. Il mercato di gennaio delle vespe è stato tutt’altro che eccellente, ma si sa che se le "pecore nere" vanno via il gruppo si compatta fino a raggiungere risultati insperati, come mantenere la porta inviolata in sette occasioni. E nel derby Di Somma punterà innanzitutto a non prenderle, visto che un punto contro la capolista è sempre fieno in cascina. La Juve Stabia ha ormai trovato nel 4-4-2 il modulo che le garantisce stabilità difensiva ed equilibrio fra i reparti. La porta viene affidata ad Amedeo Petrazzuolo, cresciuto nel vivaio del Napoli, che ha preso il porto del partente Armellini e lo ha conservato nonostante qualche prestazione tutt’altro che impeccabile. I quattro davanti a lui offrono le dovute garanzie. A destra c’è Taccucci, terzino ex Sambenedettese che ritroverà in quest’occasione l’arbitro Damato. C’era il fischietto di Barletta quando, lo scorso anno, Taccucci provocò l’espulsione di Ignoffo nella semifinale pareggiata a San Benedetto. A sinistra toccherà invece a Vanacore, esperienza da vendere con un passato nelle file del Catanzaro. La coppia centrale è composta da Grassadonia, uno dei pochi reduci del girone di andata, e Rinaldi, confermato dopo la promozione dello scorso anno. A centrocampo Di Somma si affida a due esterni prelevati a gennaio che completano una mediana diretta da Agnelli e Andreulli, ragazzi giovanissimi e dall’avvenire importante: il primo ha già giocato in B con il Catanzaro, il secondo con la Juve Stabia ha scalato prima la D e poi la C2. Tornando ai laterali di centrocampo, si tratta di due elementi che, al contrario dei compagni di reparto, hanno esperienza da vendere. A destra c’è Brutto, arrivato dal Manfredonia dove cominciava ad essere chiuso da altri compagni, mentre a sinistra agisce Marra, napoletano arrivato dall’Angri dopo diverse esperienze in serie C. In avanti, spazio all’ex azzurro Verolino, mancata promessa del vivaio partenopeo ma giocatore che in questa categoria ha fatto più volte la differenza, e a Gigi Castaldo, idolo della tifoseria stabiese che ha celebrato i gol che sono valsi il doppio salto di categoria. Se Di Somma volesse irrobustire il centrocampo, è probabile l’inserimento dell’esperto Scoponi (ex Spezia in C ma anche Modena in A) in luogo di Verolino.

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