Diego e la Lazio
La prima, grande, indimenticabile giornata che Diego fece passare al popolo di Fuorigrotta, porta una data precisa : Napoli – Lazio del 24 febbraio 1985, quando l’ immaginifico argentino mise a segno una fantastica tripletta. Dopo un primo tempo non particolarmente esaltante, nella ripresa Maradona ed il Napoli si scatenano, sotterrando con un fragoroso 4 -0 una Lazio già in odore di retrocessione ( come avvenne a sorpresa a fine campionato ). Al 58°, approfittando di un retropassaggio di testa di Vianello, Diego controlla e batte imparabilmente Orsi. La reazione degli ospiti è praticamente inesistente, ed il finale diventa pirotecnico. Al 78° è il laziale Filisetti in un’ azione confusa a provocare un autogol poi, arriva il meglio. Al minuto 84°, in un equilibrio a dir poco precario, Diego riesce con una giravolta volante da circa trenta metri ad infilare l’ angolo alto alla sinistra del malcapitato Orsi, nell’ incredulità e nel delirio generale. Ma i guai per il portiere laziale non erano ancora finiti. Tre minuti dopo, addirittura direttamente da calcio d’ angolo, Diego realizza il suo personalissimo ” tris “, firmando il definitivo 4 -0, in un entusiasmo travolgente. C’è però un altro Napoli – Lazio ancora più importante disputato da Diego. Parliamo naturalmente di quello di cinque anni dopo, quello che, il 29 aprile 1990, sancì il secondo scudetto del Napoli, in una sarabanda di colori, di bandiere, di sciarpe con il colore del cielo e del mare. Il Napoli si presentò all’ ultimo turno con due punti di vantaggio sul Milan ( ricordiamo che la vittoria valeva due e non tre punti ). Agli azzurri sarebbe bastato un pareggio ma, a scanso di equivoci, dopo soli sette minuti, su perfetto passaggio di Diego su punizione, Marco Baroni svettò imperiosamente di testa infilando l’ unico gol del match, per un 1 -0 finale indimenticabile per chi, come noi, ha avuto la fortuna di essere presente quel pomeriggio al San Paolo. Maradona non andò a segno soltanto per sfortuna, visto che la traversa respinse una delle sue magiche punizioni dal limite. Per fortuna comunque, quel legno non ebbe conseguenze per la conquista del titolo. La gara praticamente fu una dolce passarella verso il fischio finale, che scatenò logicamente l’ entusiasmo irrefrenabile di tutta Napoli. Da registrare anche, nei confronti napoletani maradoniani contro i capitolini a Napoli, l’ 1 -1 firmato da Carnavale e dal laziale Rizzolo il 6 novembre 1988 ed infine, il divertente 2 -1 del 16 dicembre 1990. L’ “ouverture ” fu di Antonio Careca che realizzò uno splendido gol con una gran botta da fuori area dopo cinque minuti, pareggiato da Ruben Sosa al 16°. Il punto decisivo fu siglato da Beppe Incocciati al 22° al volo, in mischia su azione da calcio d’ angolo. Giovedì sarà fondamentale vincere per continuare a coltivare il sogno champions anche se, vista la realizzazione della contestatissima superlega, potrebbe bastare anche il quinto posto per accedere all’ edizione 2021 -2022. Di certo comunque, è senz’ altro meglio conquistare il diritto a giocarla senza ” scorciatoie “. Vai Napoli !!!
EMANUELE OROFINO