COMPLIMENTI NAPOLI, E’ MANCATO SOLO IL RISULTATO

Il Napoli di Zeman. Pardon, è il Lecce che è stato allenato dal boemo fino a qualche settimana fa, eppure oggi la sensazione era ben diversa. Per carità, i salentini si sono mostrati coraggiosi e pieni di carattere, giocandosi a viso aperto la partita con uno dei Napoli meno "rejani" della stagione, pericolosissimo ma allegretto in difesa. Si è anche portata in vantaggio, la squadra di Papadopulo, che nei primi venti minuti ha tenuto costantemente all'angolo l'avversario, complice la linea arretrata azzurra che probabilmente era rimasta sul pullman che li ha portati allo stadio, almeno fino alla doccia fredda. Il preciso colpo di testa di Polenghi ha coronato una prima fase di forcing costante da parte dei leccesi, che però poi si sono un po'smarriti porgendo il fianco ai partenopei.

Già, perchè poi è salito in cattedra il Napoli. Anzi, è salito in cattedra De Zerbi. All'inizio svagato e mai nel vivo, dopo il bel gol segnato grazie ad un inedito uomo assist, Bucchi, ha iniziato a rendersi pericoloso in ogni modo, giocando un secondo tempo straordinario. Grandi giocate, passaggi illuminanti, colpi di tacco, conclusioni sempre impegnative, ecco finalmente il giocatore che Marino ha pagato fior di quattrini per regalare a Reja l'uomo in grado di cambiare la partita. Oggi lo ha dimostrato, ha messo in crisi il Lecce praticamente da solo e si è anche visto annullare un gol regolarissimo che avrebbe significato sicuramente vittoria per gli azzurri. Peccato, e peccato anche per l'ammonizione che gli costerà, e ci costerà, la sua assenza nell'importantissimo big-match di lunedì contro il Genoa. Con l'opaco Calaiò delle ultime uscite, questo De Zerbi sarebbe potuto essere la vera luce contro i liguri che stando alle ultime indiscrezioni avranno anche Di Vaio a completare una corazzata insidiosissima, e molto spettacolare, contro la quale ci vorrà qualcosa di speciale o saranno dolori.

Se il fantasista ex-Catania è la luce azzurra che ha illuminato il "Via Del Mare" di Lecce, Gatti è stato senz'altro la corrente elettrica. La chiave tattica decisiva in questo nuovo Napoli è proprio la scoperta di avere un vero regista in squadra, Gatti spezza il gioco e riparte di gran carriera, e quando non lo fa guadagna punizioni preziosissime con furbizia ed esperienza. Nulla da eccepire su Amodio, che garantiva un filtro eccezionale in mezzo al campo, ma il perugino è di tutt'altra pasta, perchè ricostruisce la manovra e apre spazi interessantissimi. Un perfetto vertice basso per questo centrocampo a 5, grazie a lui Bogliacino e Dalla Bona hanno molte più libertà di proporsi, e si sente. Un appello però si è levato anche oggi dal tappeto verde di Lecce, una voce che grida sempre più forte nelle orecchie di Marino: salvate il soldato Savini! Il povero difensore romano ormai non sa più cosa fare, su quella fascia è sempre stato a suo agio ma appena supera il centrocampo sono dolori, gli mancano le idee, gli mancano i piedi, manca proprio il concetto di spinta nel suo vocabolario. Fa quasi tenerezza quando prova a crossare, e nessuno ha il coraggio di fargliene una colpa perchè il suo ruolo è sempre stato ben altro, se lo dice perfino lui… Se non viene ceduto, potrà essere impiegato con profitto da difensore puro, sulle qualità del giocatore non si discute ma di certo non si può chiedere a chi è quadrato di diventare tondo. Urge a questo punto stringere per l'acquisto che completi questa squadra, che è sempre più sicura di sè, e si avvicina sempre più all'idea di bel calcio di cui era la negazione qualche mese fa.

C'è da essere veramente ottimisti per lunedì, il Genoa ha mandato segnali forti sia dal campo che dal mercato, ma il Napoli almeno sul terreno di gioco non è stato da meno. Veramente impressionante il secondo tempo, tutto di marca partenopea, innumerevoli le occasioni non concretizzate, alcune anche clamorosissime come ad esempio il doppio palo di Boglia o il gol annullato a De Zerbi. Gasperini, allenatore dei rossoblù genoani usa giocarsi il tutto per tutto qualunque sia l'avversario che ha di fronte. Se "cuor di leone" Reja non disciplina a dovere i suoi ragazzi, e gli consente le licenze che si sono presi oggi, c'è da scommettere che gli scatenati tifosi napoletani assisteranno ad una partita spettacolare, nella quale anche loro dovranno dare il massimo per risultare decisivi come sempre dando alla squadra la consueta spinta emotiva per puntare alla vittoria. Perchè non si può sbagliare, c'è solo un risultato a disposizione in una partita casalinga contro la più agguerrita concorrente per il secondo posto, un passo falso potrebbe essere letale a questo punto della stagione.

Un ultimo cenno, riguarda Inacio Pià, che anche oggi è finito a guardare i compagni dalla tribuna nonostante l'assenza di Calaiò presupponesse un suo impiego almeno part-time. Ora non ci si può più nascondere, è chiaro che c'è un problema in questo matrimonio fra il brasiliano e la società che detiene il suo cartellino da ormai due anni. Quando una storia è in crisi, c'è una soluzione che si adotta per provare a salvarla: si chiama pausa di riflessione. Uno scambio di prestiti con un'altro club farà bene al giocatore, che potrà dimostrare (e dimostrarsi) di nuovo il suo valore e ritrovare fiducia, e anche alla squadra, che ritroverà un'alternativa in attacco che di questi tempi, fra infortuni, squalifiche e quant'altro, serve come il pane.

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