CARO NAPOLI, IL BICCHIERE E’ MEZZO VUOTO

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“Quando si gioca così bene bisogna vincere!”. L’analisi di Mazzarri non fa una grinza, ecco perché da Cagliari si torna con tanto di magone. E quindi il bicchiere va visto mezzo vuoto. Perché si lasciano per strada altri due punti dopo Parma, perché Lavezzi resterà a guardare per almeno 2 gare, perché si è persa l’occasione per sancire la conquista della maturità. E se ci fermassimo a guardare il bicchiere solo mezzo pieno, finiremmo per specchiarci troppo nei primi ottimi 75 minuti dimenticando il resto, innanzitutto che le partite durano 90’, anche quando si sta vincendo. Quando una squadra gioca come ha preparato in settimana la partita (Pazienza perfetto su Cossu, Lavezzi e Hamsik efficaci nei loro incroci) significa che la vera ossatura comincia a formarsi, ma il salto di qualità lo si sarebbe fatto portando a casa i tre punti senza patire. Mazzarri ha pagato le assenze di difensori fisici, la mancanza di un terzino puro a sinistra. Qualche cambio prima avrebbe probabilmente apportato energie fresche necessarie. Alla fine stava per compiersi la beffa. Ridà il sorriso l’inzuccata di Bogliacino, ma –ironia della sorte- è proprio nella testa che bisogna crescere. Sul 2-0 il Napoli ha pensato che fosse fatta. Ma le illusioni sono come le bugie, hanno le gambe corte. Nel calcio più che nella vita. 

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