Adeguamento? No, meglio adeguarsi. Una “guerra fredda” frutto di un evitabile accanimento mediatico

Si è parlato tanto di tetto ingaggi in questi anni, certo una squadra come il Napoli che vuole migliorare stagione dopo stagione ha bisogno di elevare sempre di più il monte stipendi, ma c’è un limite a tutto. Il presidente De Laurentiis sta mantenendo le sue promesse trattenendo calciatori del calibro di Mertens e Insigne. Si può capire che dopo stagioni del genere è inevitabile concedere un cospicuo adeguamento del contratto, anche per esigenza dello stesso calciatore. L’errore però è quello di fare sempre richieste di denaro alla società andando ad urtare anche il sistema nervoso di un presidente molto particolare come quello azzurro. L’ultimo caso è stato quello di Maurizio Sarri. Il tecnico toscano ha detto di non esser stato inteso dopo le sue dichiarazioni sulla “voglia di arricchirsi nel mondo del calcio”, però il concetto nelle parole del mister era uno. Inoltre non bisogna dimenticare che l’allenatore ha ricevuto un adeguamento nella scorsa stagione passando da 750 mila euro a 1,5 milioni. Seppur resosi conto del peso delle parole pronunciate ed essendo stati fatti dei passi indietro, il presidente De Laurentiis ha voluto rispondere a tono. Gli adeguamenti si hanno con i successi, con le coppe, insomma con i famosi “titoli”. La piazza ancora attende una coppa che sicuramente (incrociamo le dita) arriverà nella gestione Sarri.
Però bisogna anche analizzare un altro fatto e spezzare una lancia a favore dell’allenatore azzurro: i difetti di comunicazione e diplomazia di Sarri sono evidenti e, spesso e volentieri, vengono poste alcune domande che possono farlo cascare in risposte non adeguate. Le stesse risposte poi possono sfociare in un accanimento mediatico che sicuramente non fa bene al Napoli. Infatti da una richiesta di aumento si passa facilmente ad voci di addio e fratture con la società. Quello che va chiarito però è che la “richiesta” del mister è frutto del desiderio e dei piani di quest’ultimo.
Accusa e difesa sono state fatte, si dovrebbe però cercare di dare un consiglio a tutti i tesserati azzurri nessun escluso: la prossima volta però non sarebbe meglio evitare una polemica del genere cercando di rispondere ed attenersi solo a quello che avviene in campo?

Gianluca Miranda

Giovane cronista, inizia dapprima e tuttora permane la sua collaborazione con Radiomarte, quindi passa a Sportitalia, ha collaborato anche con 100*100 Napoli. Fido scudiero del collega Silver Mele. Innamorato del Napoli.

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