SQUADRA DISTRATTA AD INIZIO E FINE TEMPO O SFORTUNA E CASUALITA’?

ACCUSA(Pm Luigi Giordano)

Il Napoli sistematicamente prende gol ad inizio o fine tempo. I gol presi in casa contro Sassuolo, Chievo e Genova e quelli presi fuori casa a Torino, ad Udine, a Milano con l’Inter e con la Roma. La squadra non riesce piu’ a mantenere l’attenzione   e la concentrazione per gli interi 95 minuti. E’ inammissibile che ci siano dei vuoti di memoria quando si gioca a questi livelli. Non sappiamo davvero cosa capiti ai giocatori azzurri, da cosa siano distratti, perché ai giocatori della Juve questo non capita mai? Il problema è la stanchezza mentale per un campionato logorante o trattasi solamente di buoni giocatori e non di eccellenze capaci di avere una forza mentale ed una concentrazione perfetta. Fino a che punto Sarri puo’ incidere su questo aspetto redarguendo i propri calciatori? Regalare gol ad inizio gara ti compromette al punto di vista del morale il proseguo della stessa. Prendere gol negli ultimi minuti di gara invece ti uccide ogni speranza di rimonta. Dato che tutto ciò non è accaduto solo una volta, non puo’ piu’ trattarsi di sfortuna.

DIFESA (Avv. Antonio Lembo)

C’era una volta la “zona Mazzarri”, quando il Napoli fino al 95’ riusciva a raddrizzare le partite o a sbloccarle. E quella squadra non aveva certo la qualità nei singoli di quella attuale. Più che di eccellenza dei giocatori il punto chiave è di certo la concentrazione e in parte la mancanza di gestione della palla che è una difetto atavico. Una pecca che anche con Benitez era emersa quando si è subiti rimonte da situazione di vantaggio nei minuti finali. Magari un cambio più attendista avrebbe favorito la situazione si diceva….ma il calcio non è una scienza esatta, perché come lunedì, quando Sarri ha fatto entrare Lopez per tenere la Roma lontana dall’aerea e contrastarla in mezzo al campo, ha invece subito gol, proprio per un errore di copertura dello spagnolo. A Torino, invece, fu Mertens a tentare un passaggio azzardato scatenando il contropiede bianconero e contro Chievo e Genoa due palle malamente perse da Chiriches e Hamsik hanno fatto la frittata. Ho citato i calciatori in questione perché parliamo sia di titolari che di panchinari. L’approccio mentale è importante sia che giochi poco o che giochi molto e su questo Sarri può lavorare ma nell’insieme anche i giocatori devono capire, al di là del credo del bel gioco che professa il tecnico, che a volte è meglio una palla calciata in tribuna o fermata sulla bandierina che una giocata spettacolare, specie se in palio c’è una posta alta.

 

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