LO ZIBALDONE AZZURRO : NAPOLI-CAGLIARI DALLA A ALLA Z!
Tutto (o quasi) quello che è successo dalla conferenza pre-gara al post-partita lettera per lettera
Assenze, pesantissime, che si fanno sentire; non è un alibi, ma la sfiga continua ad accompagnare il percorso degli azzurri.
Baluardo, lo era stato Koulibaly nei match con Roma e Fiorentina; contro i sardi, invece, incappa in una giornata nera.
Callejon, soffre maledettamente l’assenza dei rifornimenti di Insigne e non si vede praticamente mai : desaparecido.
De Guzman, chissà, magari questo piccoletto proprio un “pacco” non lo è; l’olandese più internazionale che c’è fornisce una prestazione convincente (un’altra) e si inserisce perfettamente per l’illusorio 3-2.
Errori, a ripetizione, come ha rimarcato Benitez; al Cagliari bastavano gli onori, i regali si potevano risparmiare.
Faouzi, la girandola dei gol parte dall’esterno algerino: splendido il lancio di 40 metri per il pipita.. con le mani.
Gargano, forse il migliore in campo in una giornata in cui molti vanno sotto la sufficienza. Motorino instancabile, ci mette l’anima su ogni pallone che tocca : il San Paolo è riconquistato.
Higuain, il leone è uscito dalla gabbia e ha iniziato a sbranare tutti: sette gol distribuiti nelle ultime cinque partite, Carlitos è già nel mirino.
Inler, torna titolare dopo la panchina di Firenze e si esibisce nel pezzo forte della casa. Il suo siluro abbatte la porta di Cragno; non il Cagliari, ahinoi.
Lontane, lo sono Roma e Juventus, in fuga dopo i blitz esterni del sabato sera.
Marek, cambia la posizione, non i risultati. Continua a fornire spunti per qualche intraprendente regista, titolo del film : Il divoratore di gol.
Nazionali, accidenti a voi! Mai vittorioso al rientro dalla pausa, a questo Napoli le soste proprio non fanno bene.
Ostacoli : Chievo, Palermo, Atalanta, Cagliari.. “piccole” deviazioni nel cammino verso il terzo posto.
Presidente, in tribuna nonostante il lutto che lo ha colpito in settimana; aveva chiesto una prestazione di carattere, la squadra lo ripaga solo per mezz’ora.
Qualificazione, è il prossimo obiettivo a cui puntare, giovedì in quel di Praga; spalla a spalla, partita per partita.
Rafa, e rabbia, praticamente sinonimi nel pomeriggio dell’ennesima vittoria gettata alle ortiche.
San Paolo, ritorna stracolmo ed è un piacere per gli occhi, ma che brutti i fischi a 20 minuti dalla fine.. quando si dice : pochi ma buoni.
Terzi, nonostante i due punti (gli ennesimi) lasciati per strada : se il Napoli fa male, le altre fanno peggio.
Umiltà, tornare sulla terra dopo le nette affermazioni contro Roma e Fiorentina e riprendere a viaggiare in campionato già al Ferraris.. dopo lo Sparta Praga, chiaro.
Victor, e menomale che in questa squadra non poteva starci; gol e assist per il colombiano, spina nel fianco perpetua per la difesa partenopea.
Zeman, si prende gli applausi all’inizio e alla fine: il rispetto del San Paolo per un maestro, nella vita prima che sul campo.