UN PASSO AVANTI E UNO INDIETRO
Il cambio di guida, ampiamente annunciato, è arrivato come da copione. Esonero per Roberto Donadoni cui è imputata la mancanza del ricambio tattico, ovvero l’accantonamento di un 3-5-2 poco spettacolare e tanto meno produttivo. Giusto il tempo di ripulire il tutto che il presidente De Laurentiis annuncia il nuovo trainer: Walter Mazzarri.
Mazzarri cresce da tecnico sotto l’ala protettiva di Renzo Ulivieri, infatti, per l’ex tecnico doriano, si tratta di un ritorno a Napoli dopo l’esperienza come vice nella stagione 1998-99. Ennesimo tecnico progettuale, ancora una volta il tecnico è la punta dell’iceberg di un progetto quinquennale, ma il rischio di naufragare dopo cinque mesi è ben più alto. A dispetto di Reja e Donadoni, per certi versi costretti a usare un modulo tanto odiato dal presidente per necessità, Mazzarri ne fa un vero e proprio credo calcistico. Non è difficile ricordare come prima del duo Pazzini – Cassano, anche la sua Sampdoria annaspava nelle acque torbide di una classifica precaria. Questo Napoli, alterego di Pazzini e Cassano, non ne ha. Il nuovo tecnico ritroverà Maggio e Quagliarella, ritroverà Napoli e i suoi sogni, ritroverà anche un ambiente caldo e in continua evoluzione. Una differenza? Ora i soldi ci sono, ma le idee chiare…non proprio! Giocando di fantasia potrebbe diventare un viatico per strappare Marotta alla Samp dal prossimo giugno, forse, perché fra cinque mesi il calendario segnerà solo il mese di marzo