Il terzino giusto al momento opportuno

Arrivato per sopperire all’assenza di Ghoulam, Ivan Strinic sta dimostrando di avere tutte le caratteristiche richieste da Rafa Benitez.

Vero è che che quando arriva un calciatore ammirato (forse) solo in qualche video l’ottimismo non la fa da padrone; per noi, probabilmente, perché lo staff azzurro, e Rafa Benitez, ci hanno visto bene, benissimo, su Ivan Strinic. Arrivato a parametro zero dal Dnipro, per ovviare all’emergenza sulla catena (quella maledetta) di sinistra, falcidiata prima dall’infortunio di Zuniga e poi dalla partenza di Ghoulam per la coppa d’Africa, si è presentato tra lo scetticismo generale in particolar modo per i dubbi sulla sua condizione fisica dopo circa un mese e mezzo di inattività. Mai valutazioni furono più errate, evidentemente.

Strinic

Resistenza da vendere – E’ il primo aspetto da sottolineare, l’incredibile resistenza nonostante un lungo periodo di pausa: cinque partite in appena 18 giorni, quasi 500 minuti giocati e un’impressionante capacità di corsa. Tiene ottimamente un velocista come Candreva all’esordio contro la Lazio, gioca tutti e 120 minuti nella sfida di Coppa Italia contro l’Udinese, e si propone con costanza e puntualità in sortite offensive contro Genoa, Chievo e Inter, servendo anche l’assist per il gol vittoria di Gabbiadini in quel del Bentegodi; mai in affanno, sempre pronto a supportare l’azione in attacco e rientrare immediatamente dopo.

Ottimo nei fondamentali- Secondo aspetto, e forse quello più importante, chiarissimo sin dai primi minuti dell’Olimpico: Strinic è un terzino vero. Non sbaglia una diagonale, non fallisce un anticipo, mantiene sempre ed ottimamente la posizione, tiene l’avversario verso l’esterno e si sovrappone costantemente al trequartista di turno schierato dinanzi a lui. Tutti i fondamentali per un terzino che si rispetti, a cui il croato aggiunge una più che discreta tecnica individuale che gli consente di rendersi pericoloso, con dribbling e suggerimenti precisi, nelle sue sgroppate in fase offensiva.

E adesso?- E adesso sarà un bel grattacapo per Rafa Benitez scegliere tra un Ghoulam in ripresa nella parte finale del 2014 e reduce da una dignitosa Coppa d’Africa e Strinic che tanto bene ha fatto in queste sue primissime uscite con la maglia azzurra. L’integrazione nei meccanismi di gioco è avvenuta con tempi più rapidi anche delle più rosee aspettative, con un intelligenza tattica che ha impressionato lo stesso Benitez, il tecnico spagnolo che ha voluto proprio lui, Ivan Strinic,nazionale croato ma in scadenza di contratto, per equilibrare il lato sinistro della difesa con il terzino a lui congeniale.

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