SUI SOCIAL NETWORK IMPAZZA LA SUADADE PER IL POCHO, CHI SI RICORDERA’ INVECE DI PANDEV IN AZZURRO?

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Quando lo scorso anno di questi tempi si materializzava la cessione del Pocho, la critica si spaccò tra i suoi sostenitori e tra quelli che lo ritenevano addirittura controproducente per il gioco del Napoli. E’ un’anarchico, confusionario, che offusca Hamsik e sbaglia troppi gol tuonavano i suoi denigratori. Spacca le difese, è fondamentale quando le squadre si chiudono e nei momenti di difficoltà prende la squadra sulle spalle replicava chi come noi, pur riconoscendo l’ottima operazione economica derivante dalla cessione dell’argentino, sosteneva con fermezza che in qualche momento dell’anno ci sarebbe mancato. Ed eccoci giunti a quel momento, già timidamente sfiorato in passato quando da più parti si era parlato dell’assenza dell’argentino ma dopo le partite con la Sampdoria, Udinese e Juventus, dopo i tanti tifosi anche qualche addetto ai lavori comincia a sentirne la mancanza. Come già anticipato da PianetaNapoli ora sui social network è scoppiata la suadade per il vero trascinatore del Napoli degli ultimi cinque anni. Ma andiamo per gradi. Il Napoli era partito alla grande, e tutti i denigratori continuavano a ripetere: “avete visto, il Napoli gioca meglio, è ancora più forte, siamo secondi ed ha un grandissimo top player come Pandev”. Ed ancora: “dove sono le vedove di Lavezzi?” stranamente affermato da chi l’anno prima l’aveva apostrofato  con epiteti esaltanti.  Ma poi come sempre il tempo è galantuomo e sta dimostrando che il calciatore argentino era comunque funzionale al gioco, o forse al “non gioco” del Napoli e spesso, soprattutto nei momenti di scarsa freschezza atletica aveva tolto le castagne dal fuoco alla squadra ed al suo allenatore che, senza un minimo di riconoscenza, disse che era uno dei tanti. E disse anche che lo avremmo sostituito con un top player come Pandev che lui aveva rigenerato tanto che, l’anno prima era arrivato gratuitamente in prestito e con la compartecipazione dell’ingaggio da parte dell’Inter, mentre quest’anno hanno avuto l’ardire di pagare 8 milioni per il suo riscatto ed offrirgli un quadriennale da 2 milioni a stagione. Questa rigenerazione è durata però solo parte del precampionato, infatti ad oggi le prestazioni del macedone sono molto modeste con un bottino di due soli gol nel girone d’andata. E’ riuscito a peggiorare anche lo score realizzativo del Pocho che, certo, non verrà ricordato per il tabellino ma sicuramente per la generosità dei suoi scatti e per l’andare a rendere efficaci e pericolose anche le tante palle buttate in avanti alla “viva il parroco”.  E mentre noi abbiamo ancora scolpito nella mente il ricordo del Pocho che esultava sotto la curva per la vittoria della Tim Cup conquistata quasi da solo, qualcuno vorrebbe convincerci che Pandev è utile per trattenere il pallone o per marcare gli stopper avversari. Nessuno discute le sue qualità tecniche ma fa rabbia vederlo passeggiare nel campo, forse nemmeno aiutato dalla modesta qualità qualità dei centrocampisti quando gli si vorrebbe proporre un gioco in velocità che non è nel suo bagaglio. Qualche vedova di Lavezzi, da queste parti, si permise di indicare Palacio ma gli stessi denigratori dissero che era un bluff soprattutto per quanto era stato pagato dall’Inter.  Infine una menzione sull’operazione Vargas – Calaio’.  L’uno preso per sostituire Lavezzi, bocciato dal tecnico, sta riconquistando la sua collocazione tattica e soprattutto la sua dignità in Coppa Libertadores, l’altro che finchè era a Siena, si era ben disimpegnato in zona gol diventando anche il capitano della squadra mentre, giunto alla coorte di Mazzarri con i gradi di vice Cavani sembra aver perso anche quelli nonostante la richiesta esplicita del mister.

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