STORIA DI UNA TRISTE FOLLIA

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La maledizione Pioli si abbatte senza pietà sulle rovine del Napoli, Gabbiadini, con la gentile collaborazione della difesa, inizia a far intravedere l'incubo. Annullato un gol regolare a Gilardino, gli azzurri sembrano scuotersi dall'iniziale torpore e nella ripresa si presentano in campo con uno spirito totalmente diverso. Entra Pandev, e il macedone offre pochi spunti degni di nota dinanzi ai trentamila presenti al San Paolo. Ma chi prende letteralmente in mano la situazione è il puro talento di Lorenzo Insigne, che con due assist vincenti per Gamberini prima e l'implacabile Cavani poi, fa si che il risultato si ribalti, siamo sul 2-1. Tante occasioni per chiudere il match, sprecate in maniera clamorosa, e Kone con un grandissimo gol castiga il team di Mazzarri. La beffa è finita li? Assolutamente no, da una punizione di Diamanti nasce l'assist per l'inzuccata di Portanova che chiude incredibilmente i conti, Napoli all'inferno e Bologna in paradiso. Parlare di destino avverso o altro sarebbe riduttivo e offensivo per una squadra avversaria che è venuta a giocare a viso aperto al San Paolo strappando una vittoria tutto sommato anche meritata. Le fasce continuano ad incidere pochissimo, e il Maggio essenziale per il gioco del mister toscano negli anni passati, è sempre più fantasma di se stesso. La difesa prende black out spaventosi e i limiti tecnici di alcuni calciatori vengono fuori impietosamente. Perdere contro la penultima della classe sulle solite palle inattive è molto deprimente. Ci chiediamo cosa provano in allenamento i calciatori e se De Sanctis pensi ogni tanto di schiodarsi dalla linea bianca della porta. I problemi del Napoli sono tanti e la settimana che sta per iniziare si preannuncia nefasta per la sentenza sul caso Gianello. Date per scontate le squalifiche di Grava e Cannavaro, sembra materializzarsi anche il meno due in classifica, insomma una mazzata dietro l'altra. Dovrà essere sostituito il capitano è fatta urgente chiarezza sul caso Campagnaro. Un calciatore che ha dato tanto a questa squadra merita un trattamento del genere per una bega contrattuale? Crediamo proprio di no. L'unico atleta veloce nel pacchetto arretrato rischia di essere tagliato fuori già nel mercato di gennaio, un vero peccato mortale.

Intanto in società c'è chi è convinto che migliorare questa squadra sia impresa ardua, un'offesa all'intelligenza di tutta la tifoseria. Caro Bigon a gennaio bisogna intervenire sul mercato in maniera decisa e corretta, assicurando un sostituto di Cannavaro, un'alternativa valida a centrocampo e un sostituto di Cavani che possa entrare e far bene. Si è molto stanchi delle solite situazioni e in un campionato, tolta la Juventus che è fuori concorso, mediocre ed abbordabile, possiamo solo rammaricarci in maniera profonda. Il presidente De Laurentiis vuole investire nel progetto giovani, una bella prospettiva che cozza con le statistiche che indicano il Napoli come penultima squadra più "vecchia" della serie A. Qualcosa evidentemente non quadra con un mister che ha sempre dichiarato di voler giocatori pronti. E' ora che ognuno si prenda le proprie responsabilità e faccia ammenda dei propri errori. Il momento è molto complicato e l'unica soluzione per uscirne è essere chiari e ripartire con la testa sgombra dai cattivi pensieri. Intanto mercoledi ci attende di nuovo la bestia nera Bologna in Coppa Italia per poi chiudere l'anno in casa del Siena. Non vorremmo chiedere troppo, ma due vittorie sono d’obbligo, salvo pensare che sulla nostra strada c'è di nuovo Pioli. Speriamo solo che le tante lezioni subite siano servite a qualcosa.

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