STEFANO BORGHI: “AL NAPOLI SERVONO DUE ACQUISTI MIRATI PER ESSERE UNA GRANDE SQUADRA. C’E’ BISOGNO DI RICAMBI CHE SIANO ALL’ ALTEZZA DEI TITOLARI. CASEMIRO POTREBBE ESSERE UN ACQUISTO ECCELLENTE PER IL NAPOLI”
E’ quasi un mese che il massimo campionato italiano è finito, ma non si smette mai di parlare delle vicende che caratterizzano il calciomercato e del Napoli che verrà. Per parlare di tutto ciò la nostra redazione ha contattato in esclusiva il giornalista di SportItalia, Stefano Borghi, esperto di calcio sudamericano.
Stefano, la stagione appena trascorsa è stata esaltante per il Napoli ed è culminata con la qualificazione in Champions. Cosa serve a questa squadra per migliorare l'anno prossimo e fare bella figura nella massima competizione europea?
“Credo che servano degli aggiustamenti a livello di squadra, soprattutto in mezzo al campo, perchè la differenza fra una “bella squadra” e una “grande squadra” la fa quasi sempre il centrocampo. In questo senso direi che con due acquisti mirati il potenziale accrescerebbe già enormemente: servirebbero un giocatore di grande forza fisica e un elemento che smisti la manovra”.
Hamsik, Lavezzi e Cavani potranno essere l'arma in più per il progetto Napoli anche in futuro?
“Sicuramente questo trio è la base del gioco offensivo: con questi tre giocatori si ha la garanzia di un gioco efficace e rodato, poi però bisogna costruire un pannello di alternative mirate sia a livello di panchina che per quanto riguarda l'organizzazione del resto della squadra”.
La riconferma di Mazzarri potrà avere risvolti positivi? O al primo errore sarà oggetto di critiche gratuite?
“Sicuramente le due settimane di “incomprensione” fra tecnico e società nella fase finale della scorsa stagione sono un qualcosa che potrebbe avere degli strascichi, però la peculiarità della piazza napoletana in un momento come questo può portare un'iniezione di entusiasmo tale da superare quelle punte di disagio che potrebbero presentarsi inizialmente”.
La politica del presidente De Laurentiis è volta ad acquistare giovani talentuosi per poi farli diventare futuri campioni. Sei d'accordo?
“D'accordissimo con la filosofia del club: a mio modo di vedere il lavoro svolto dalla società del Presidente De Laurentiis, e dai due Direttori che si sono avvicendati ovvero Marino e Bigon, è un esempio per chiunque faccia calcio in Italia”.
Capitolo talenti: tu che sei esperto di calcio sudamericano, oltre ai soliti nomi che fuoriescono tutti i giorni, da Lamela a Neymar, conosci qualche altro calciatore che potrebbe fare bene in Italia?
“Potremmo parlarne per ore, perchè io ritengo che in Sudamerica ci siano tantissimi giocatori che potrebbero fare bene da noi. Se parliamo di talenti ancora da scoprire e poco “chiacchierati” allora posso citarti Ivan Piris, terzino destro paraguayano del Cerro Porteno, Guido Pizarro mediano argentino del Lanus e Matias Mier, ala sinistra uruguagia del Peñarol”.
Visto l'impianto di gioco di mister Mazzarri, al Napoli chi consigli?
“Questo è molto difficile, perchè la società Napoli sa molto bene dove e come deve intervenire. Posso dire che secondo me un giocatore come Casemiro del San Paolo sarebbe un acquisto eccellente per questo tipo di realtà”.
Federico Fernandez, difensore argentino prossimo a vestire la maglia azzurra, riuscirà a integrarsi al meglio alle caratteristiche del campionato italiano?
“Io ho molta fiducia nelle qualità di Federico Fernandez: sarà molto importante non caricarlo di pressioni e avere la pazienza di lasciarlo ambientare, ma credo che in questo senso Mazzarri e tutta la società del Napoli abbiano sempre dimostrato di avere sensibilità e lungimiranza”.
Prima abbiamo parlato di Lamela, uno degli obiettivi di mercato del Napoli. Che calciatore potrà diventare secondo te?
“Io credo che Lamela abbia le potenzialità per diventare uno dei primi cinque giocatori al Mondo, anche se logicamente gli va dato tempo. La struttura del campione c'è tutta: mancino superbo, fisico importante, testa salda e pian piano stanno arrivando anche le malizie e le furbizie necessarie per poter essere uomo-squadra. Deve alzare l'asticella dei gol perchè può segnare di più e deve farlo, però io credo che fra 5 anni (quando peraltro Lamela ne avrà solo 24) staremo parlando di uno dei giocatori più importanti del pianeta”.
Capitolo Copa America. Quale Nazionale vedi favorita?
“La favorita d'obbligo è l'Argentina, che gioca in casa e deve assolutamente vincere, però credo che sarà una competizione di altissimo livello e molto equilibrata, perchè il Brasile è un po' immaturo ma ha un talento straordinario e un tecnico come Mano Menezes che sta facendo un progetto a mio modo di vedere meraviglioso, oltre a questo l'Uruguay è tornato ad essere una potenza del mondo del calcio, e squadre come Cile e Paraguay hanno giocatori e organizzazione per competere con chiunque”.
Secondo te, i sudamericani del Napoli potranno ben figurare in questa competizione?
“Io sono convinto che fra le tante stelle che brilleranno nella Copa America il Matador Cavani avrà un ruolo di primo piano”.