A NOVARA IL NAPOLI TORNERA’ A GIOCARE SUL SINTETICO. PRO E CONTRO DI QUESTA SUPERFICE
Dopo cinquantacinque anni il Novara è ritornato in serie A. Grande gioia per un impresa che ha riempito d’orgoglio la città , i tifosi ma soprattutto la società che nel giro di due anni ha saputo meritarsi le promozioni dalla serie C alla serie A. Nessuno a inizio campionato avrebbe mai potuto immaginare che il Novara lottasse per conquistare la promozione per la massima serie. Il gruppo costruito dall’ex direttore sportivo Sensibile aveva come obiettivo la salvezza e invece l’unità di questo splendido collettivo, la determinazione di tutti, dai tifosi al magazziniere , hanno permesso al Novara di ritornare in serie A per la terza volta nella sua storia calcistica. Il ritorno nella massima serie della società del presidente Accomero offrirà la possibilità a tutte le squadre in gara di giocare su un campo in erba sintetica. Tale novità è stato e continua ad essere oggetto di dibattuto da parte dei media. Da parte sua, la Federazione Italiana Gioco Calcio ha dato il via libera all’utilizzo agonistico della superficie sintetica anche per le gare dei campionati maggiori, dal momento che precedentemente al 2001 solo le squadre iscritte fino ai campionati di serie C potevano disputare gare ufficiali sul “sintetico”. A sua l’UEFA ha messo in essere una sperimentazione di alcuni anni, in alcuni paesi europei, sui campi in erba artificiale; peraltro c’è sottolineare che tale opzione, non vincolante, potrebbe suscitare maggiore concorrenza nella manutenzione dei campi, soprattutto di quelli in erba naturale. Vi è tuttavia parecchia confusione presso l’opinione pubblica riguardo ad alcuni aspetti legati al rapporto tra tipo di terreno e conseguente reazione dell’atleta dal punto di vista fisico (in particolar modo sugli arti inferiori), al rapporto tra struttura sintetica e reazione nell’ambiente circostante e qualche scetticismo per quanto concerne gli aspetti tecnici legati alle giocate e al rimbalzo del pallone. Vari sono gli aspetti positivi dell’utilizzo di un campo in erba sintetica: l’utilizzo pieno nell’arco delle ventiquattro ore; si pone come unica possibilità per l’ottenimento di superfici giocabili nelle condizioni climatiche estreme, come quelle del nord Europa. Infine il manto sintetico è stato giudicato positivamente per planarità, facilità di corsa, uniformità, giocabilità, tenuta, rotolamento, rimbalzo verticale e angolare della palla. Se però da una parte il disputare partite su un campo in erba sintetica consente di evidenziare maggiormente le qualità tecniche dei singoli giocatori, dall’altra parte crea non pochi problemi ai calciatori nei seguenti casi: il “tackle scivolato” è giudicato ancora troppo doloroso da parte degli atleti, il campo è generalmente giudicato troppo duro in caso di caduta e infine si potrebbe andare incontro a enormi difficoltà nei casi di palla inattiva. Con gli aspetti sopra elencati dovranno fare i conti tutte le squadre di serie A . Il Napoli a differenza di tutte le altre società che militano nella massima serie ha il vantaggio di sapere come poter affrontare al meglio una partita su un campo in erba sintetica. Le partite con la Juve Stabia e il Manfredonia in serie C hanno dato all’epoca la piena dimostrazione di come una squadra possa trovare difficoltà nell’esprimere il proprio calcio su un manto artici fiale. Da quelle due esperienze il Napoli, anche se quasi completamente cambiato, dovrà ripartire per affrontare al meglio la sfida con il Novara al “Silvio Piola”. Per la partita con il Novara servirà un lavoro atletico completamente diverso da ciò che si svolge normalmente. Potrebbe risultare fondamentale effettuare un lavoro sulla resistenza alla velocità invece di un semplice lavoro sulla resistenza e forse solo così si potrà sopperire all’handicap di non essere abituati a giocare su un campo in erba sintetica.Comunque la bravura del preparatore atletico del Napoli Pondrelli e la tenuta atletica dei calciatori potranno consentire alla squadra di affrontare al meglio la sfida.