Sergio:” Lazio favorita, i meccanismi di Sarri non sono ancora recepiti”

La redazione di Lalaziosiamonoi.it ha contattato in esclusiva Raffaele Sergio, ex difensore che ha vestito le maglie delle due squadre nella sua lunga carriera da calciatore, per una disamina del posticipo con in palio punti fondamentali per la corsa europea.

Lazio e Napoli arrivano a questa sfida dopo le fatiche europee, quali sono le prospettive?Il Napoli aveva un impegno sicuramente più agevole mentre la Lazio ha affrontato una squadra che ha raggiunto la finale di Europa League. In Ucraina ha raccolto un punto importante, peccato per il finale ma ha disputato comunque una buona gara e ha tutte le potenzialità per cancellare questa trasferta”.

Possiamo parlare di rivincita dopo l’ultimo scontro nello scontro campionato, che sancì il terzo posto della Lazio ai danni proprio dei partenopei? “E’ una partita importante in chiave campionato, chi riesce a superare questo ostacolo può dare un senso completamente diverso al campionato. Entrambe le squadre non sono partite troppo bene, hanno delle difficoltà in alcuni reparti. Potrebbe rappresentare una rivincita della scorsa stagione, ma chi vince può anche affrontare il campionato con una maggiore sicurezza”.

Pioli contro Sarri, è anche una sfida tra due allenatori rivelazione della scorsa stagione. “Sarà una gara aperta, sono due tecnici che prediligono il gioco offensivo. Non dovrebbe terminale sullo zero a zero, mi aspetto tanti gol. Giocano un buon calcio, ma vedo più in difficoltà il Napoli di Sarri perchè non ha trovato i giusti meccanismi, qualche giocatore si deve ancora inserire. La Lazio invece ha un allenatore che già conosce l’ambiente, è più avvantaggiato”.

La Lazio ha sempre vinto tra le mura amiche ma ha sofferto in trasferta, come si spiega questo trend?Secondo me è una coincidenza. La mancata qualificazione alla Champions League ha influito tantissimo, la trasferta di Chievo è arrivata dopo la gara di Leverkusen e questo ha inciso sotto l’aspetto del morale e della sicurezza nei propri mezzi. Poi fortunatamente è arrivata la sosta, domenica contro l’Udinese ho visto una Lazio molto positiva sia in fase difensiva che offensiva”.

Nelle ultime due gare il giovane olandese Wesley Hoedt ha sorpreso per qualità e personalità, qual è il suo giudizio su questo calciatore?E’ un ottimo giocatore. Non è velocissimo ma è molto intelligente, ‘cattivo’ al punto giusto, ha un discreto piede. Lui e de Vrij sono giovanissimi, penso che possano costituire la coppia del futuro. La Lazio ha fatto un ottimo investimento sia sotto l’aspetto tecnico che economico”.

Nell’ambiente biancoceleste ci sono stati dei mugugni per l’andamento del calciomercato, come esce la Lazio dopo quest’ultima campagna trasferimenti?  “Già lo scorso anno regnava una certa diffidenza. Non è semplice fare mercato quando ti giochi la qualificazione alla Champions League, che oltretutto ha anticipato la chiusura ufficiale della campagna trasferimenti. Questo sistema è completamente sbagliato. Le società aspettano prima di muoversi, uscire dalla Champions comporta una perdita a livello di introiti. Capisco l’amarezza dei tifosi perchè dopo la cavalcata della scorsa stagione si aspettavano qualche botto di mercato, ma la strategia della società è stata quella di puntare su calciatori giovani che possono dare qualcosa in più in prospettiva”.

 

 

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