Diego e le sfide contro il Bologna

La prima volta che Diego affrontò il Boiogna avvenne solamente nel match pre-natalizio del 1988, alla sua quinta stagione in Italia. Il perché è presto detto : i rossoblù mancavano dalla serie A dal 1982 quando subirono la prima retrocessione in B della loro storia, dalla fondazione del 1909. Era il Bologna di Gigi Maifredi, profeta del calcio -champagne, reduce dalla trionfale promozione dell’ anno prima. Le cose però, all’ inizio di qual campionato, andarono in maniera completamente diversa. anche se alla fine gli emiliani si salvarono. Al San Paolo ad ogni modo, in quella occasione, le cose andarono come da pronostico, in una splendida giornata di sole. Troppo superiore era il Napoli, rispetto a qual Bologna. Dopo ventisei minuti, servito su punizione da De Napoli, imperiosamente andò a segno Careca di testa. Diego cominciò a scaldare i motori con due conclusioni abbastanza pericolose, riservandosi i colpi vincenti nella ripresa. Al 53°, per fallo commesso su di lui ( manco a dirlo ), va a rete su punizione. Al 75°, una insistita e caparbia azione di Carnevale, porta l’ attaccante di Monte S. Biagio a servirlo a due passi dalla porta. Il ” Pibe de oro ” controlla di sinistro e realizza il 3 -0 di destro, uno dei suoi pochi gol non segnati con il suo inimitabile mancino. Quattro minuti dopo, per un fallo di mano di Filardi in mischia, il Bologna ottenne il punto della bandiera con il belga Demol su rigore. Il 3 -1 finakle, rese di certo più allegro il Natale dei napoletani. Due curiosità da ricordare in quella partita : Maradona fu ammonito per proteste ( cosa assai rara per lui ), mentre in panchina non c’era Ottavio Bianchi, bloccato dall’ influenza ma il suo secondo Domenico Casati. Nel ritorno Diego non giocò ( ancora Careca in gol ), mentre nella stagione seguente ( quella del secondo scudetto ), il caso volle che il match si giocò di nuovo, sempre a Fuorigrotta, nella Domenica precedente la sosta natalizia, ovverossia quel del 17 dicembre 1989. Anche in quel caso, il Napoli senza soffrire più di tanto. Casualmente, pure stavolta, di testa segnò Careca, appena dopo tre minuti, servito al bacio da un delizioso lob di Diego, in posizione da ala destra pura. Ma lui, era talmente bravo, dal poter fare forse anche il portiere…Il gol a bruciapelo consentì agli azzurri di poter impostare la sfida a proprio piacimento, senza forza più di tanto. Al 76° una botta su punizione di Baroni siglò il 2 -0 conclusivo, classico punteggio all’ inglese. Ma il Bologna – Napoli con Maradona in campo che, naturalmente è rimasto nel cuore di tutti, è senz’altro quello del 22 aprile 1990, sotto una pioggia incessante che, quel giorno, ebbe il profumò inebriante del tricolore. Mancavano due giornate alla fine del campionato 1989 -1990 e, Napoli e Milan erano appaiate in testa a quota 47. I rossoneri erano impegnati a Verona contro l’ Hellas in odore di retrocessione, mentre Diego e compagni erano di scena per l’ appunto a Bologna, contro una formazione ampiamente tranquilla tanto che, riuscì a qualificarsi per la coppa Uefa. Inutile dire che i napoletani da tutta Italia presenti sugli spalti del vecchio ” Dall’ Ara “, erano forse più numerosi dei locali. Il primo quarto dì ora del Napoli è stato di certo uno dei più travolgenti della nostra amata squadra del cuore. Al 3° va in gol Careca, con una magnifica giravolta dal limite dell’ area giusto all’ incrocio. Al  9° raddoppia Diego, concludendo una sua irrefrenabile discesa centrando l’ angolino alla destra del lungo Cusin. In mischia poi, Giovanni Francini mette il punto esclamativo già al 15° Archiviata la pratica Bologna, l’ attenzione ed il pensiero di tutti si sposta al ” Bentegodi ” di Verona dove il Milan chiude il primo tempo in vantaggio grazie ad una punizione di Simone. A Bologna nel frattempo, sfruttando un’ incertezza dell’ ottimo Giuliani, De Marchi accorcia le distanze al 47° ma il Napoli tiene saldamente in pugno le redini dell’ incontro. Improvvisamente, su azione d’ angolo, l’ argentino del Verona Sotomayor incorna imperiosamente di testa per il temporaneo 1 -1. A Bologna si festeggia ma, il meglio, deve ancora venire…Il Milan comincia a perdere la testa : vengono espulsi Van Basten e Rijkaard, oltre all’ allenatore Sacchi. Ridotto in nove, il Milan subisce con Davide Pellegrini il punto del definitivo 2 -1 in contropiede. La notizia si sparge in un baleno a Bologna e, per festeggiare, il prode Alemao cavalca nella prateria della metà campo bolognese, siglando il 4 -1 a cinque minuti dal termine, smarcando pure il portiere. In un clima che definire euforico è un eufemismo, il bilgaro Iliev va in gol per i locali, fissando al 90° il punteggio sul 4 -2, venendo applaudito da tutto lo stadio. A Verona intanto il match si è concluso, il Napoli ora è solo in testa con due punti di vantaggio ( la vittoria ricordiamolo ne valeva due ), è praticamente fatta per lo scudetto – bis. Una settimana dopo, sconfiggendo 1 -0 la Lazio con Baroni, il sogno divenne realtà per la seconda volta dopo tre anni. Ah, che ricordi meravigliosi…                                                                                                            

EMANUELE OROFINO                                          

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