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Con la vittoria al “Luigi Ferraris di Genova sulla Sampdoria, il Napoli di Maurizio Sarri con 88 punti batte, con una giornata d’anticipo, il record di punti della scorsa stagione.

Unica, e magrissima, consolazione di una stagione che, ormai, volge al termine e che, con una posta maggiore in palio, avrebbe visto un Sampdoria-Napoli da vero e proprio “Sangue e Arena”.

Gara che, viste le ridotte ambizioni delle due squadre, annovera tra gli episodi maggiori, un gol annullato a Mertens, nel quale ha clamorosamente toppato il team dell’arbitro Gavillucci. Il fischietto laziale che farà parlare di sè, non per una gara arbitrata magistralmente, ma per il grande polso che ha avuto con la curva doriana ed i cori beceri che questa ha esternato contro i napoletani, sospendendo il match al 70′.

Gara che fino alla permanenza degli, ormai, stremati Mertens e Callejon, sblocca la partita con una portentosa conclusione di Arek Milik nell’angolino, inarrivabile per Belec, e con il raddoppio di Raul Albiol.

Gol di Milik che risponde alla Juventus, matematicamente campione d’Italia, e che fa rifiorire grandi rimorsi per la platea azzurra, per quello che poteva essere, che è stato tanto sognato e desiderato ma che alla fine, andrà al solito posto.

Tanti rimorsi, dall’infortunio del polacco, dimostratosi una grande risorsa per l’organico di Sarri, il quale, con uno sforzo maggiore, avrebbe potuto trovarne di nuove, risparmiando la tenuta fisica dei soliti noti, arrivati in debito di ossigeno a fine stagione.

Non resta che l’ultima apparizione casalinga, contro un Crotone in piena lotta salvezza. Gara che sarà una festa, un ringraziamento alla grande cavalcata dei partenopei, ma che avrà un grandissimo assente, per il quale bisognerà ancora attendere a lungo, per ora, ai titoli si continuerà a festeggiare record, per i quali, purtroppo, non hanno ancora inventato trofei…