ORGOGLIO AMARO!

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Napoli (3-5-2) Iezzo; Cupi, Cannavaro, Domizzi; Garics (dal 23’ st Grava), Blasi, Bogliacino (dal 19’ st Calaiò), Hamsik, Savini (dal 10’ st Dalla Bona); Lavezzi, Sosa   Panchina: Gianello; Maldonado, Montervino, Capparella   All. Reja E.

Lazio (4-4-2) Ballotta; De Silvestri, Stendardo, Cribri, Kolarov; Behrami, Ledesma, Mutarelli, Mauri (dal 39’ st Manfredini); Pandev (dal 18’ st Vignaroli), Tare (dal 15’ st Rocchi)   Panchina: Muslera; Siviglia, Scaloni, Baronio   All. Rossi D.

Arbitro: Rocchi di Firenze

Marcatori: Hamsik 5’ pt, Ledesma 25’ pt, Pandev 30’ pt, Hamsik 49’ st

Ammoniti: Garics, Mutarelli, Tare, De Silvestri, Domizzi

Espulso: Blasi (45’ st); Stendardo (50’ st), Reja (50’ st)

Recupero: 0 pt, 4+1 st

Napoli. Stadio San Paolo, Napoli-Lazio atto secondo; è la partita della scossa, la partita del risveglio, quella che allontana paure, tensioni e critiche. Reja vuole lo stesso Napoli di Coppa Italia, per il tecnico si è stati solo sfortunati in quel occasione. Hamsik, Bogliacino e Blasi compongono la diga di centrocampo con Gargano squalificato, finalmente a riposo; Rossi non cambia nulla, solo Pandev al posto di Tare, ma la mentalità è la stessa con una squadra ricca di movimenti veloci, sovrapposizioni, e folate verticali, Napoli dal canto suo si affida al solito lancio lungo mescolato in un cocktail di rabbia e orgoglio. Partita che inizia con le bollicine, Napoli pieno di brio ispirato da Lavezzi, Hamsik e da un feroce Blasi, un cuore azzurro come al solito. Napoli che passa dopo un cross di Bogliacino sporcato da Mauri che si traveste da assist per Hamsik che col piattone destro inchioda Ballotta. Come spesso accade, il vantaggio è dannoso per il Napoli, Reja porta a schiacciare la squadra offrendo pane per le bocche della Lazio: cross di Behrami, Cannavaro mette fuori e Ledesma tutto solo, ha il tempo di scaricare una meteora nella porta di Iezzo, sarebbe tutto da rifare, ma così non è perché il Napoli si lascia ancora sorprendere in contropiede centralmente e in palla bassa: Mauri taglia tutta la difesa e Pandev batte Iezzo in uscita e il Napoli si ritrova anche sotto. Forse è solo un caso, ma di lì in poi il Napoli getta il cuore oltre l’ostacolo: soliti i lanci lunghi e proprio da questo è partito il vantaggio laziale, meglio ripeterlo spesso in modo che qualcuno se ne renda conto. Hamsik si sovrappone continuamente sulla destra, Lavezzi rientra spesso e dimostra le qualità da fantasista, Garics che lascia al fato il compito del terzino e si trasforma in centrocampista di spinta con discreti risultati. Napoli che comincia a pressare e Ballotta sbeffeggia l’anagrafe superandosi prima su Lavezzi poi su Garics, quindi ancora l’austriaco sfiora l’incrocio e infine Hamsik manda a lato da buona posizione. Primo tempo di conferma, il Napoli ha piacere nel rischiare ed è costretto a recuperare.

Secondo tempo, Napoli non cambia e si ricaccia nel solito lungo pallone a cercare la testa di Sosa o forse il soffio di San Gennaro, Lazio più concreta pronta a fare male appena ne ha la possibilità. Prima Rocchi, poi Mauri e Vignaroli mettono molta paura al pubblico che coraggiosamente sospinge la squadra, e di coraggio ce ne vuole molto vedendo il Napoli di oggi. Sosa abbandonato al suo destino, Lavezzi costretto a giocare molto lontano dalla porta pur di avere qualche pallone giocabile, Hamsik che si danna correndo su e giù per tutto il campo. Scontro frontale tra passato e futuro nel campo del presente, Hamsik colpisce di testa e Ballotta spedisce in angolo; il Napoli nonostante l’assalto, tiene una media di un tiro ogni dieci minuti. Dalla Bona tenta il sinistro a filo d’erba, Ballotta ancora a deviare e sembra quasi disarmante. Il quadro sembra completo per la disfatta partenopea e invece mancava il direttore di gara che espelle Blasi per doppia ammonizione, bene per regolamento, male per buon senso. Entra anche Calaiò finalmente, ma nessuno gli offre palloni giocabili e quindi il suo ingresso serve solo a farlo correre a vuoto, nel finale succede di tutto con il Napoli che trova il colpo di coda firmato Hamsik con un destro deviato che finalmente buca lo spauracchio Ballotta per il pareggio. A partita finita si vede il terzo tempo, ma non per saluti e complimenti, bensì per protestare con la Lazio che sfoga i quattro minuti superati e il Napoli che richiama l’arbitro per il rosso a Blasi.

Finisce così, pari brutto, il Napoli ancora una volta dimostra le grandi difficoltà di gioco, soprattutto nella costruzione offensiva, ma anche la difesa fa acqua da tutte le parti come una nave divorata dal mare mentre affonda, sperando che qualcuno metta a disposizione qualche scialuppa.

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