NEL SEGNO DELLA PARSIMONIA

Il Napoli ha i conti in ordine e rispetta i parametri voluti dal fair play finanziario, anzi è la prima big tra i club di serie A a poter vantare questo prestigioso traguardo. La notizia è di ieri ed è stata impreziosita dall’analisi di Marco Bellinazzo che ha dato adito a numerose discussioni e riflessioni. Il Napoli è ricco, ma non può spendere: questo è l’incipit dell’articolo scritto dal giornalista de “Il Sole 24 ore” e la dura realtà si staglia inesorabile davanti al tifoso medio, occupato com’è a sognare e sperare in trofei conquistati sul campo e non a quelli invisibili dei bilanci.

Il problema di fondo è la mancanza di infrastrutture (stadio?) e quindi la necessità di aumentare i ricavi strutturali al netto di costi di gestione da grandissima squadra. Questi dati propongono tre soluzioni al Napoli per raggiungere quel famoso step tanto desiderato: affidarsi ad un investitore straniero (vedi Roma), puntare alla costruzione di uno stadio multifunzionale in una città problematica (ma anche lì servono investitori esterni) o semplicemente in un’ottica di lungo periodo investire su giocatori giovani abbassando i costi e facendo cassa con qualche uscita illustre, come del resto fatto finora. A De Laurentiis, vero vincitore finanziario, l’arduo compito di scegliere: continuare a percorrere la strada finora battuta o trovare finalmente un accordo per far saltare il banco e vincere anche sul campo? In ogni caso meglio adottare parsimonia anche nelle parole.

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