NAPOLI- MILAN 31-10-76 (3-1)

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Dopo il triennio ruggente di Luis Vinicio ( 1973 –1976 ), L’ Ing. Ferlaino pensò bene di sostituirlo con un altro mito del calcio napoletano, allora come adesso : Bruno Pesaola, più familiarmente ricordato come “ ‘ O Petisso “ che in spagnolo equivale ad una persona non molto alta da noi. Ma al di là dell’ altezza, proprio come “ ‘O Lione “, Pesaola è stato prima un campione come uomo, più ancora che come sportivo, ed è per questo che la sterminata legione di tifosi azzurri li ricorda tuttora con enorme affetto. Per il Napoli quel campionato 1976 –1977 cominciò sotto i migliori auspici, pur con il pesante fardello di doversela vedere con Juve e Torino, in quegli anni letteralmente irresistibili ( o quasi ). Dopo tre giornate gli azzurri avevano totalizzato 5 punti su 6, mentre il Milan di Pippo Marchioro ne vantava uno di meno. Marchioro, milanese d.o.c. del quartiere di Affori, era reduce da una splendida stagione alla guida del Cesena ( che aveva addirittura raggiunto la qualificazione in coppa U.E.F.A ), e prima ancora, da una trionfale cavalcata dalla B alla A con il Como. Era insomma uno dei cosiddetti tecnici della “ nouvelle vague “ andanti per la maggiore, quando fece ritorno nella sua Città natale chiamato dal Milan, la squadra per la quale aveva militato da Capitano nelle giovanili. Le “ rivoluzionarie “ idee di Marchioro però, mal si sposarono con l’ ambiente rossonero,  all’ epoca tradizionalmente conservatore. Il buon Pippo cercò d’ introdurre la marcatura a zona in difesa, oltre ad educare i giocatori a concentrarsi tramite il “training autogeno “, tecnica di rilassamento di interesse psicofisiologico. I risultati però non furono pari alle grandi attese della vigilia, e Marchioro alla fine del girone d’andata dovette cedere il posto al “Paron “ Rocco, alla sua ultima esperienza della sua luminosissima carriera. Dopo la non felice parentesi meneghina, Marchioro rialzò la testa conquistando altre due promozioni in A ( ancora con il Como e con la Reggiana ), ma non ebbe più l’ opportunità di misurarsi alla guida di una “grande “. Purtroppo anche il Napoli non ebbe vita facile in quel campionato, e Pesaola si vide sollevato dall’incarico a fine stagione, causa un bruttissimo finale di campionato. Quando però Napoli e Milan si affrontarono ad inizio stagione, il 31 ottobre 1976, le ambizioni di azzurri e milanisti erano ancora intatte, ed alla fine il match  risultò divertente e ben giocato da entrambe le formazioni, tanto da meritare la visione del 1° tempo sulla Rai alle ore 19.00, canonico orario in cui ( in cronaca registrata naturalmente ) gli spettatori potevano osservare un tempo di una partita di serie A. Agli ordini di Bergamo di Livorno ( si proprio lui, quello da designatore degli arbitri coinvolto in “ Calciopoli “ ), così scesero in campo le formazioni : Napoli con Carmignani, Bruscolotti, La Palma. Burgnich, Valvassori, Orlandini. Massa, Juliano, Savoldi, Vinazzani e Speggiorin. Il Milan rispondeva con : Albertosi, Sabadini, Maldera. Morini, Collocati, Turone. Rivera, Capello, Calloni, Bigon e Vincenzi. L’ inizio della gara fu altamente pirotecnico : al 5° in mischia segna il Milan con Vincenzi, al 5° a seguito di un calcio d’ angolo pareggia “ Peppeniello “ Massa, ed all’8° con un guizzo dei suoi, “ Birillo “ Orlandini porta il Napoli sul 2 –1 !. La partita si mantiene vivace su entrambi i fronti, ma fino all’ 80esimo il punteggio non muta più, quando su rigore “ Beppe – gol “ Savoldi ( per un fallo su Speggiorin ) realizza il punto del definitivo 3 –1 che, ancora per qualche tempo, fece culare sogni di “ grandeur “ al nostro amato Napoli…        

STATISTICHE 

La vittoria del Milan per 2 –1 lo scorso 25 ottobre 2010 ( Robinho al 22°, Ibrahimovic al 71° e stupefacente rete della bandiera messa a segno da Lavezzi al 77° ) ha riportato in perfetta parità il bilancio a Napoli fra le “ Regine dei primi anni ’90 “ : 22 vittorie a testa, con il contorno di 19 pareggi, l’ ultimo dei quali sempre ad ottobre, ma il 28 del 2009. Quella gara resterà a lungo nella mente dei tifosi azzurri, con Cigarini e Denis a cogliere un insperato 2 –2 nei minuti di recupero. Il Napoli non si impone invece dall’ undici maggio 2008, quando la squadra di Eddy Reja surclassò il Milan di Ancelotti con un magnifico 3 –1 ( Hamsik al 36°, Domizzi su rigore al 69°, Gariscs al 90°, e punto dell’ onore milanista firmato da Seedorf al 92° ). Che dite, sarebbe il caso di portare il bilancio in avanti ? Pensiamo proprio di si !

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