NAPOLI – UDINESE: ASSEDIO AL PRIMATO

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Facile criticare. Troppo semplice aprire un calendario e dire: "Due sconfitte, due pareggi e zero vittorie in quattro partite. E' crisi!". Sentenziare con tale superficialità non è compito semplice e tanto meno grato soprattutto se alla fine del periodo vige un "Io l'avevo detto…ci voleva questo e quello". Quella stessa frase conclusiva, veniva sbandierata anche dopo le vittorie con Inter, Milan e Villarreal nonchè dopo il pari di Manchester. Com'è strano il calcio e specialmente qui a Napoli. Qualunque sia il carro l'importante è salirci sopra anche per fare solo invidia o per guadagnarsi un piccolo applauso.Chi invece vive di pane pallone, pur non contando quarant'anni di carriere fallimentari, visiona la situazione a trecentosessanta gradi, studia ogni particolare, ogni variante, poi la sviluppa consapevole del fatto che nome e status popolarum non gli consenta visibilità ma solo derisione da chi, ancora una volta, sbandiera anni e anni di calcio vissuto per la mancata gioia di tifosi e società. Infortuni, gare inutili sulle spalle e i conseguenti viaggi, pressioni. A questo mettiamoci anche una bella fetta di vita privata andata in fumo e il gioco è fatto. Ma cosa importante, basta gridare "ci voleva un vice Cavani", poi il nome non è fondamentale, forse perchè non c'è e certi mentori del calcio fallimentare ne sono consapevoli. Saranno loro, gli stessi, a salire sul carro finale, magari quello vincente, per cercare applausi e complimenti, ma tanto contratti o lavoro, quelli, non li avranno mai più

 

Udinese. Francesco Guidolin si ritrova quasi inconsapevolmente in testa alla classifica nonostante una rosa meno attrezzate rispetto ad altre. Nonostante l'assenza di Antonio Di Natale e Mauricio Isla viene confermato il 3-5-1-1 con continui movimenti a specchio in un gioco tirato a molla nella massima rapidità e fisicità. Difesa e centrocampo non godono di grande qualità, ma in compenso il gioco semplice e i movimenti standardizzati fanno la differenza; il reparto offensivo, invece, vive sul bomber immortale unico vero realizzatore di una squadra divertente ma spesso nervosa

Indisponibili. Coda, Basta, Barreto, Pasquale

 

Formazione (3-5-1-1) Handanovic (1); Domizzi (11), Danilo (5), Benatia (17); Ferronetti (32), Badu (7), Pinzi (66), Asamoah (20), Armero (27); Troje (25); Floro Flores (83)     All. Francesco Guidolin

 

Napoli. I risultati non sono esaltanti nonostante le difficoltà. Centrocampo in piena emergenza dopo l'infortunio di Walter Gargano e attacco ancora sotto tono. Confermato il 3-4-2-1 con il possibile cambio in corso d'opera per un 4-3-3 o un 4-2-3-1 più congeniali al gioco di rimessa. Squadra larga, ritmo veloce e difesa alta con qualche ritocco tra i titolari da qui a domenica con il Catania. Dovrebbe spuntarla ancora Fernandez, ma c'è la possibilità di rivedere Fideleff per Aronica.Indisponibili. Britos, Donadel, Gargano, Pandev

 

Formazione (3-4-2-1) De Sanctis (1); Campagnaro (14), Cannavaro (28), Fideleff (3); Maggio (11), Dzemaili (20), Inler (88), Dossena (8); Hamsik (17), Lavezzi (22); Cavani (7)     All. Walter Mazzarri

Ballottaggi: Fideleff 50% – Fernandez 25% – Aronica 15% – Campagnaro 10%; Lavezzi 80% – Mascara 20% 

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