Napoli, quanto manca un centrocampista. A gennaio vietato sbagliare
Cercasi centrocampista, o meglio quel tanto conclamato regista che con l’arrivo di Gattuso ed il ritorno al 4-3-3, è diventato nuovamente una priorità assoluta in casa Napoli.
Nell’era Ancelotti, già da gennaio 2019, la società partenopea ha scelto di avere in rosa solamente quattro centrocampisti, in virtù del fatto che l’ex tecnico del Napoli prediligeva giocare con un centrocampo a due ( 4-4-2) abbandonando definitivamente la soluzione del 4-3-3. Lo stesso tecnico di Reggiolo, in una delle sue prime conferenze stampa di inizio stagione, dichiarò che il 4-3-3 poteva essere un modulo da utilizzare in determinate circostanze e solamente a gara in corso. Con la suddetta scelta effettuata da Ancelotti, gioco –forza il Napoli ha ceduto Rog ed Hamsik a gennaio 2019 e nell’ultima sessione di mercato estiva ha inserito Diawara nella trattativa che ha portato Manolas a trasferirsi dalla Roma alla società di De Laurentiis.
Considerando l’ottimo rendimento di Diawara e Rog rispettivamente con Roma e Cagliari, possono indubbiamente aumentare i rimpianti per le cessione dei due centrocampisti, anche se c’è da dire che con la maglia azzurra non hanno mai espresso il loro vero valore. Diawara nei primi sei mesi in azzurro aveva anche scavalcato nelle gerarchie Jorginho per poi essere rilegato in panchina sia nell’ultimo anno di Sarri che nel primo anno di gestione Ancelotti, mentre Rog ha fatto sempre intravedere grandi potenzialità ma mai tramutate realmente in un rendimento costante da poter conquistare la fiducia prima di Sarri e poi di Ancelotti. Con Hamsik invece il discorso è ben diverso visto che l’ex capitano partenopeo riteneva conclusa la sua esperienza in azzurro.
Nel mercato estivo invece, il ventiseienne centrocampista Veretout era stato accostato al club azzurro, che poi non ha puntato con decisione sull’ex viola decidendo di puntare sul giovane Elmas. L’attuale centrocampista della formazione giallorossa, poteva rappresentare quel calciatore capace di poter passare ad un centrocampo a tre, avendo caratteristiche diverse dagli attuali centrocampisti in forza al Napoli. Inoltre Veretout rientrava pienamente come ingaggio, ètà e costo del cartellino nei parametri della società di De Laurentiis, segno evidente che è stata fatta una scelta puramente tecnica.
Lo stesso Pulgar, attualmente in forza alla Fiorentina, poteva rappresentare quell’alternativa tattica che attualmente manca e che presumibilmente verrà colmata nel mercato di gennaio. E’ pur vero che un centrocampista che caratteristiche diverse da quelle dei vari Fabian, Elmas o Zielski poteva essere acquistato già nella sessione estiva ed anche in prospettiva di un centrocampo a due, visto che questa squadra subisce in maniera importante l’assenza di Allan.
Di sicuro, chi ha voluto questo tipo di centrocampo è l’ex tecnico Carlo Ancelotti, che ha preferito un centrocampo con tanta qualità e con solo un incontrista di ruolo come Allan, sena mai prendere in considerazione l’ipotesi di un centrocampista dinanzi alla difesa nell’eventualità di un ripensamento sul modulo da adoperare.
Ecco perché questa squadra fa fatica a giocare col 4-3-3. La formazione azzurra è stata costruita per un centro tipo di calcio, in una visione anche molto ottimistica, dove il Napoli nella maggior parte delle gare era chiamato ad essere padrone del gioco e non a subire gli avversari.
Al direttore sportivo Giuntoli, si può imputare il fatto di non aver convinto Ancelotti sulla necessità di avere nella rosa un centrocampista con caratteristiche diverse da quelle dei centrocampisti azzurri, ma allo stesso tempo è evidente sia stato lo stesso tecnico ex Milan ha voler una formazione con quattro centrocampisti senza alcun regista.
Con l’arrivo di Gattuso e il cambio di modulo preannunciato e già realizzato nella sfida interna col Parma, Giuntoli è chiamato alla ricerca di un centrocampista , ma considerando dinanzi alla difesa che sappia impostare il gioco degli azzurri. Non servono nomi eclatanti, ma giocatori funzionali che possano dare alla squadra quella fisionomia ed identità smarrita ormai da troppo tempo.fa